K metro 0 – Berlino – Il ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer ha fatto sapere che il principale attentatore di Vienna avrebbe avuto legami in Germania. Lo ha annunciato oggi nel suo discorso al Bundestag.

“Con il caso di Vienna, abbiamo anche legami con la Germania con minacce che vengono monitorate 24 ore su 24”, ha detto il politico del CSU nel pomeriggio. Il giorno prima, un portavoce del ministero aveva dichiarato che non c’erano collegamenti direttamente rilevanti.

“La situazione di rischio nel nostro paese è alta”, ha sottolineato Seehofer. “Anche qui bisogna aspettarsi attacchi in qualsiasi momento”. Nella lotta al terrorismo è necessaria la cooperazione in Europa e a livello internazionale. Infatti il tema dovrebbe anche avere un rilevanza ed sarà centrale nella riunione dei ministri degli interni dell’UE il 13 novembre.

Il ministro degli interni ha affermato inoltre che l’estrema destra è la più grande minaccia in Germania. Ma anche la minaccia rappresentata dall’estremismo religiosi è alta. Ci sono 615 minacce islamiste in questo paese che sono monitorate 24 ore su 24. “Gli attacchi sono previsti in qualsiasi momento”, ha detto Seehofer. “La nostra lotta al terrorismo non è diretta contro l’Islam ma contro l’estremismo fanatico e violento.”

Sul fronte COVID, la Germania ha registrato quasi 20.000 nuovi casi in un giorno: il centro nazionale di controllo delle malattie, il Robert Koch Institute, oggi ha dichiarato che 19.990 infezioni sono state confermate nelle ultime 24 ore. Questo supera il record precedente di 19.059 stabilito sabato.

Inoltre, Lunedì è entrato in vigore un blocco parziale di quattro settimane, con la chiusura di bar, ristoranti, strutture ricreative e sportive e l’imposizione di nuove restrizioni di contatto. I negozi e le scuole rimangono aperti.