K metro 0 – Mosca – Poco più di tre settimane fa nella notte che ha fatto seguito alle elezioni, il Parlamento del Kirghizistan veniva assaltato. Quanto è successo non ha assolutamente impressionato il presidente russo Vladimir Putin che infatti ha affermato come si legge su Reuters: “Ogni volta che si svolgono le elezioni, praticamente hanno un colpo di stato, non è divertente”.

L’osservazione del presidente russo potrebbe essere anche vera: il Kirghizistan, una democrazia parlamentare sulla carta, ha vissuto tre rivoluzioni negli ultimi due decenni. Il Kirghizistan, uno stato di 6,5 milioni, non è l’unica ex repubblica sovietica in cui hanno si sono accese le protese durante la pandemia. L’epidemia del Kirghizistan mostra anche quanto velocemente lo shock economico e la frustrazione politica possano degenerare nel caos e quanto rapidamente Mosca possa agire per riaffermare il controllo.

La presa di Putin sullo spazio ex sovietico è stata anche scossa da una fiammata nel conflitto decennale tra Armenia e Azerbaigian sull’enclave del Nagorno-Karabakh. I combattimenti, i più violenti dai sanguinosi disordini etnici negli anni ’90, non sembrano collegati alla pandemia, ma hanno visto la Turchia, rivale regionale, tentare di penetrare in un’area che Mosca considera da tempo il suo dominio.

In Kirghizistan, gli elettori compreso Kudaiberdiyev hanno votato per l’opposizione. Quando il conteggio ufficiale ha mostrato che nessun partito di opposizione aveva vinto più del 10% dei voti, la loro frustrazione è esplosa.

Putin, che ha visitato Bishkek l’anno scorso per concordare l’espansione di una base aerea russa, ha definito gli eventi in Kirghizistan un disastro, facendo riferimento a progetti finanziati dalla Russia per un valore di mezzo miliardo di dollari che Mosca aveva recentemente implementato e decine di milioni di dollari in sovvenzioni annuali.

Per la Russia, il Kirghizistan – che confina con la Cina ed è una delle tappe del corridoio commerciale One Belt, One Road di Pechino attraverso l’Asia verso l’Europa – è di cruciale importanza militare e geopolitica.

A parte la principale base aerea russa fuori dalla capitale, che ospita droni, elicotteri e bombardieri, Mosca gestisce una struttura di collaudo navale in un profondo lago nelle montagne Tian-Shian.