K metro 0 – Madrid – Per la seconda notte consecutiva vi sono state violente proteste in diverse città spagnole contro le misure anti coronavirus. A Madrid una manifestazione pacifica è poi degenerata in scontri fra piccoli gruppi e agenti della polizia. Una trentina di persone sono state arrestate e 3 poliziotti sono stati feriti,
K metro 0 – Madrid – Per la seconda notte consecutiva vi sono state violente proteste in diverse città spagnole contro le misure anti coronavirus. A Madrid una manifestazione pacifica è poi degenerata in scontri fra piccoli gruppi e agenti della polizia. Una trentina di persone sono state arrestate e 3 poliziotti sono stati feriti, dopo scene di violenza con lancio di pietre, cassonetti della spazzatura incendiati e vetrine infrante.
La violenza nelle strade è stata definita “intollerabile” dal premier spagnolo, Pedro Sánchez e anche dal ministro della Salute, Salvador Illa, che ha avvertito che “abbiamo vissuto mesi di sforzi e non è il momento di allentare le misure” .
Il Bilancio è di 62 persone arrestate, 33 delle quali a Madrid, e 12 agenti feriti, secondo fonti della polizia. Inoltre, altre 7 persone sono state arrestate a Logroño, 5 a Santander, 4 a Igualada, 4 a Bilbao, 2 a Cartagena e altre 2 ad Alicante, a cui va aggiunto un detenuto a Malaga, Ibiza, Murcia, Granada e Guadalajara.
Nuove proteste si sono verificate anche a Barcellona, dove c’è stato un arresto. Il giorno precedente vi erano stati 20 poliziotti e sette manifestanti feriti, mentre 15 persone erano state arrestate. La protesta era stata organizzata dall’estrema destra.
La pandemia continua a diffondersi in quasi tutte le comunità autonome del Paese. Lo sviluppo del contagio ha alzato il livello di allerta da tre a quattro, nelle Asturie regione del nord-occidentale, il che ha portato il governo regionale ad annunciare che adotterà immediatamente nuove misure per limitare la mobilità e interazioni sociali, mentre Castilla y León adotterà “a breve” misure se non si riuscirà ad abbassare la curva.