K metro 0 – Bruxelles – La NATO avrà una posizione omogenea di difesa e deterrenza. Lo ha dichiarato il vicesegretario generale della NATO, Mircea Geoană, nel corso dell’assemblea parlamentare della NATO sulle sfide attuali e future alla sicurezza per l’Alleanza.

Si tratta del concetto “difesa e deterrenza per l’area euro-atlantica”, ora al dibattito dell’Alleanza. “Il segretario generale Stoltenberg, nella sua recente visita ad Ankara, ha menzionato l’argomento dell’S-400. l’integrità dei nostri sistemi e garantire che rimangano pienamente operativi, anche in termini di protezione della Turchia, un alleato molto importante per il quale l’Alleanza ha un piano di difesa e deterrenza dedicato che è molto importante per gli alleati turchi, non è una questione in un unico senso “, ha dichiarato Mircea Geoana durante un briefing online, da Bruxelles.

Le discussioni hanno incluso anche la questione della pandemia in corso e l’importanza della solidarietà degli alleati e dei partner, in particolare attraverso la creazione di scorte sufficienti di forniture mediche; opportunità e rischi derivanti dall’emergere di nuove tecnologie; e imperativo per i nostri eserciti e le nostre società di aumentare la loro resilienza alle minacce informatiche e ibride, al terrorismo e ai cambiamenti climatici.

Interrogato da Radio Romania in merito alla frammentazione della difesa sul fianco orientale, Mircea Geoană ha precisato che il Mar Nero è incluso in questa prima importante valutazione globale della sicurezza dell’Alleanza del Nord Atlantica degli ultimi 40-50 anni. Il rappresentante della NATO ha fatto riferimento anche alla collaborazione NATO-UE sulla mobilità militare in sedi come l’Iniziativa dei Tre Mari, di cui la Romania fa parte, sottolineando che l’Alleanza incoraggia “tutto quando significa infrastrutture che sono allo stesso tempo anche economiche (…) e che hanno anche una duplice utilità militare e strategica”.

L’alto funzionario della NATO ha ricordato che la Turchia è presente anche in Siria, “cercando di mantenere un certo tipo di equilibrio anche lì, impedendo anche l’arrivo di un gran numero di rifugiati e immigrati in Turchia e poi possibilmente in Europa”.

Tuttavia, ha osservato Mircea Geoana, ci sono “buone notizie”. “Sembra che l’annuncio del cessate il fuoco in Libia sembri avere alcuni elementi più coerenti”, ha detto, incluso il monitoraggio del ritiro dei mercenari stranieri in conflitto dal Paese.