K metro 0 – Parigi – Dopo la decapitazione del professore, Samuel P., insegnante di storia del liceo del Bois d’Aulne, assassinato da un giovane ceceno di diciotto anni, il governo francese, vorrebbe espellere dal Paese circa 231 stranieri radicalizzati, di cui 9 cittadini marocchini, riporta la Tv5. Il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, è
K metro 0 – Parigi – Dopo la decapitazione del professore, Samuel P., insegnante di storia del liceo del Bois d’Aulne, assassinato da un giovane ceceno di diciotto anni, il governo francese, vorrebbe espellere dal Paese circa 231 stranieri radicalizzati, di cui 9 cittadini marocchini, riporta la Tv5.
Il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, è stato la settimana scorsa in Marocco, tra gli argomenti discussi con Rabat: il rimpatrio dei marocchini radicalizzati e dei minori non accompagnati.
La procura nazionale dell’antiterrorismo ha aperto un’indagine per “omicidio in relazione a un’azione terrorista” e “associazione criminale a scopo di terrorismo”. Anzorov, un ceceno nato in Russia che viveva in Francia con la sua famiglia ed è stato ucciso dalle forze dell’ordine dopo l’assalto, sembra che non sia stato un gesto isolato e repentino ma che sia maturato in un ambiente radicalizzato di cui facevano parte diverse persone. Il giovane ceceno, quanto emerso dalle indagini, avrebbe decapitato l’insegnante perché “colpevole” di aver mostrato in classe delle vignette satiriche.
L’omicidio del Samuel Paty ha riaperto le ferite di una Francia colpita decine di volte negli ultimi anni da attentati terroristici, ci sono state diverse manifestazioni in omaggio al professore e oggi il presidente francese Emmanuel Macron è andato a Bobigny, nella banlieue Seine-Saint-Denis per presiedere il comitato di lotta contro l’islamismo radicale. Faremo la “guerra” ai “nemici della Repubblica”, ha detto.