K metro 0 – Edimburgo – I grandi territori boschivi delle Highland scozzesi hanno un amico in più. Mi riferisco alla Highland Titles, in Italia rappresentata da Carlo Cozzetto, che ne promuove la missione e l’operato, attraverso il recupero e la tutela dei boschi di Scozia, l’acquisto dei terreni, utilizzati per lo sfruttamento commerciale, convertendoli
K metro 0 – Edimburgo – I grandi territori boschivi delle Highland scozzesi hanno un amico in più. Mi riferisco alla Highland Titles, in Italia rappresentata da Carlo Cozzetto, che ne promuove la missione e l’operato, attraverso il recupero e la tutela dei boschi di Scozia, l’acquisto dei terreni, utilizzati per lo sfruttamento commerciale, convertendoli in una riserva, attraverso la piantumazione di alberi autoctoni.
Fondata nel 2006 da Peter Bevis e da sua figlia, la “Highland Titles” riserve naturali ha iniziato a ripristinare le terre scozzesi danneggiate dalla silvicoltura commerciale. Il progetto si è espanso, ed oggi nella riserva naturale, il tasso, il riccio, la volpe, gli uccelli palustri, vivono tranquilli, ed il gatto selvatico scozzese, a lungo latitante, è tornato a fare capolino, come si vede dalle numerose telecamere che, come occhi discreti, monitorano piante ed animali. Attraverso un’incessante attività di crowdfunding, a cui tutti possono partecipare,
Highland Titles gestisce e tutela gli ettari di riserva naturale scozzese, permettendo a questo polmone verde di vivere sano e forte. Lasciandolo ai nostri figli e ai nostri nipoti come contributo biologico per la loro salute e per il futuro del nostro mondo. Questo fa di Peter Bevis un “concreto visionario”, un piccolo, grande eroe del nostro tempo.
di Danilo Campanella