K metro 0 – Mosca – La Russia ha deciso di interrompere le consultazioni con l’Australia e i Paesi Bassi sulla questione dell’abbattimento del volo della Malaysia Airlines da Amsterdam a Kuala Lumpur sull’Ucraina orientale nel luglio 2014, che ha provocato la morte di 298 passeggeri a bordo, la maggior parte dei quali erano cittadini
K metro 0 – Mosca – La Russia ha deciso di interrompere le consultazioni con l’Australia e i Paesi Bassi sulla questione dell’abbattimento del volo della Malaysia Airlines da Amsterdam a Kuala Lumpur sull’Ucraina orientale nel luglio 2014, che ha provocato la morte di 298 passeggeri a bordo, la maggior parte dei quali erano cittadini olandesi e australiani.
Intanto crescono le tensioni tra Amsterdam e Mosca, il ministro degli Esteri olandese Stef Blok ha riferito ieri in un messaggio al parlamento di aver convocato l’ambasciatore russo presso i Paesi Bassi e ha espresso il suo “profondo rammarico”.
I tre paesi avevano avviato discussioni nel 2018 per indagare sulle cause di questa tragedia anche in risposta alla denuncia dei parenti di almeno 65 vittime olandesi che avevano presentato una denuncia alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU). Successivamente una squadra investigativa congiunta guidata dai Paesi Bassi ha concluso che l’aereo è stato colpito da un missile BUK di progettazione sovietica sopra la zona del conflitto armato con separatisti filo-russi nell’Ucraina orientale.
A marzo, i tribunali olandesi hanno avviato il processo a quattro sospetti: i russi Sergei Dubinsky, Oleg Pulatov e Igor Girkin e l’ucraino Leonid Kharchenko, sospettati di essere legati ai separatisti filo-russi nell’Ucraina orientale, ed accusati di omicidio e di aver provocato deliberatamente l’incidente aereo.
Il 10 luglio il ministero degli Esteri olandese aveva annunciato che il governo aveva presentato una denuncia contro la Russia al tribunale di Strasburgo nel tentativo di offrire “il massimo sostegno a questi casi individuali”.
Mosca ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’incidente e ha incolpato Kiev. “Tali mosse ostili da parte dei Paesi Bassi escludono ulteriori consultazioni trilaterali e la nostra partecipazione in esse” ha affermato ieri il Ministero degli Esteri russo in una dichiarazione.
Australia e Paesi Bassi hanno prontamente condannato la decisione della Russia di ritirarsi dalle consultazioni sullo schianto del volo MH17: il ministro degli Esteri australiano Marise Payne si è detta “profondamente delusa” dalla decisione di Mosca, aggiungendo che “esortiamo la Russia a riprendere immediatamente i colloqui”, concludendo che Canberra era “determinata a cercare la verità, la giustizia e la responsabilità” per le vittime e le famiglie dell’incidente. Nel mentre il premier olandese Mark Rutte ha dichiarato di essere “deluso” e “sorpreso” dalla decisione, “particolarmente dolorosa” per le famiglie delle vittime.