K metro 0 – Bangkok – Il governo thailandese ha decretato lo stato di emergenza nelle prime ore di giovedì, proibendo riunioni di oltre cinque persone, e ha sciolto la manifestazione pacifica che circondava la sede dell’Esecutivo.

“È estremamente necessario introdurre misure urgenti per porre fine alla situazione in modo efficace e immediato per mantenere la pace e l’ordine”, pronuncia l’ordinanza entrata in vigore, che vieta anche la pubblicazione di notizie che potrebbero danneggiare la sicurezza nazionale.

Intanto la polizia antisommossa thailandese ha impedito a migliaia di manifestanti dall’esterno dell’ufficio del primo ministro, di manifestare poiché un decreto di emergenza ha vietato i grandi assembramenti. Il decreto di emergenza, oltre a vietare i grandi raduni di cinque o più persone e consente alle autorità di impedire alle persone di entrare in qualsiasi area designata. Vieta inoltre la diffusione di notizie che contengono messaggi che potrebbero creare paura o distorcere intenzionalmente le informazioni, creando incomprensioni che influenzeranno la sicurezza nazionale, la pace e l’ordine, riportano i media.

Una serie di manifestazioni nell’arco di tre mesi ha portato decine di migliaia di persone nelle strade di Bangkok per chiedere la dimissioni del governo guidato dal primo ministro Prayuth Chan-ocha. Reuters riporta che alcuni manifestanti hanno cercato di resistere con barricate improvvisate di bidoni della spazzatura, ma sono stati rapidamente respinti da centinaia di poliziotti che dall’alba hanno occupato le strade vicine. Almeno tre dei leader della protesta sono stati arrestati, hanno riferito gli avvocati thailandesi per i diritti umani, mentre la polizia non ha rilasciato commenti.

Il governo ha affermato di aver agito di fronte al crescente disordine e dopo l’ostruzione del corteo. “È estremamente necessario introdurre una misura urgente per porre fine a questa situazione in modo efficace e tempestivo per mantenere la pace e l’ordine”, ha annunciato la televisione di Stato.