K metro 0 – Strasburgo – Nel suo ultimo parere sull’Ungheria, il Comitato consultivo della Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali (FCNM) del Consiglio d’Europa ha rilevato che le persone appartenenti alla minoranza rom affrontano difficoltà strutturali in tutte le sfere della vita pubblica, inclusi istruzione, impiego e accesso agli alloggi e alle cure sanitarie. (Vedi anche i commenti del governo ungherese, solo
K metro 0 – Strasburgo – Nel suo ultimo parere sull’Ungheria, il Comitato consultivo della Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali (FCNM) del Consiglio d’Europa ha rilevato che le persone appartenenti alla minoranza rom affrontano difficoltà strutturali in tutte le sfere della vita pubblica, inclusi istruzione, impiego e accesso agli alloggi e alle cure sanitarie. (Vedi anche i commenti del governo ungherese, solo in inglese).
Secondo il parere, misure “urgenti” devono essere prese per combattere l’abbandono scolastico prematuro e per promuovere una formazione che sia inclusiva e di qualità per i Rom, anche nelle zone svantaggiate. Per tali zone, è necessario elaborare un programma di reclutamento e di formazione degli insegnanti “completo ed efficace”. Il parere, pubblicato insieme ai commenti del governo ungherese, chiede inoltre la messa in atto di un “quadro politico nazionale globale” e di uno “sviluppo significativo” degli alloggi sociali e sovvenzionati da destinare ai Rom. Inoltre, la legislazione esistente contro la segregazione residenziale andrebbe adeguatamente implementata. Riguardo all’assistenza sanitaria, il parere propone l’adozione di un “piano d’azione completo” per rimediare alle carenze dei servizi sanitari, che si focalizzi sulle aree disagiate abitate dai Rom e che sensibilizzi i professionisti del settore sanitario e i pazienti in materia di leggi antidiscriminatorie.
Per quanto concerne le altre minoranze nazionali, il Comitato consultivo si compiace della valutazione complessivamente positiva del sistema parlamentare di rappresentazione delle minoranze nazionali. Il parere sottolinea, per esempio, che le problematiche relative alle minoranze vengono percepite sempre meno come fonte di attrito politico all’interno del parlamento. Elogia inoltre il continuo incremento, nell’arco degli ultimi cinque anni, dei finanziamenti destinati alle attività culturali per le minoranze e suggerisce che le autorità ungheresi “coinvolgano ulteriormente i rappresentanti delle minoranze nella pianificazione e allocazione di tali finanziamenti”.