K metro 0 – Londra – Il governo britannico ha riferito venerdì che pagherà i due terzi degli stipendi dei lavoratori delle aziende che devono chiudere a causa delle nuove restrizioni sul coronavirus, misure che dovrebbero entrare in vigore la prossima settimana. Probabilmente il governo inasprirà le regole da seguire per la vita pubblica nei
K metro 0 – Londra – Il governo britannico ha riferito venerdì che pagherà i due terzi degli stipendi dei lavoratori delle aziende che devono chiudere a causa delle nuove restrizioni sul coronavirus, misure che dovrebbero entrare in vigore la prossima settimana. Probabilmente il governo inasprirà le regole da seguire per la vita pubblica nei prossimi giorni, per far fronte a un forte picco di nuove infezioni. Rishi Sunak ha affermato che l’aumento dei casi e dei ricoveri ospedalieri, in alcune parti del paese, è una “preoccupazione”, che richiede un cambiamento nell” approccio.
Londra, intanto ha annunciato ulteriore sostegno alle aziende, “ho sempre detto che faremo tutto il necessario per proteggere posti di lavoro e mezzi di sussistenza man mano che la situazione si evolve”, ha detto il capo del Tesoro Rishi Sunak, riporta l’AP. “L’espansione del Job Support Scheme fornirà una rete di sicurezza per le aziende in tutto il Regno Unito che sono costrette a chiudere temporaneamente i battenti, fornendo loro il giusto supporto al momento giusto”. Sunak ha anche affermato: “la gente è preoccupata per i prossimi mesi invernali”. Lo stesso è sollecitato da imprese, politici e sindacati a garantire che le imprese possano sopravvivere a qualsiasi ulteriore misura di blocco e prevenire così la disoccupazione di massa. In particolare, viene sollecitato a sostenere i programmi locali di mantenimento del lavoro, in base ai quali il governo interviene per pagare la parte degli stipendi dei lavoratori che saranno costretti a restare inattivi.
Secondo i termini del nuovo pacchetto di sostegno finanziario, il governo pagherà il 67% degli stipendi dei lavoratori che non saranno in grado di lavorare, fino a un massimo di 2.100 sterline (2.730 dollari) al mese. I datori di lavoro non saranno tenuti a contribuire ai salari. – Riporta l’Ap – Sunak ha anche affermato che le sovvenzioni in denaro per le aziende, costrette a chiudere, verranno aumentate fino a 3.000 sterline al mese.
Ieri il Regno Unito ha registrato 15.166 nuovi casi giornalieri di COVID-19, in aumento rispetto ai 13.864 casi segnalati nel giorno precedente, secondo i dati del governo, altre 81 persone sono decedute dopo essere risultate positive al virus negli ultimi 28 giorni, sulla base degli ultimi dati giornalieri.
I rappresentanti dei sindacati delle grandi città dell’Inghilterra settentrionale hanno criticato l’ultimo pacchetto di sostegno salariale del governo britannico. In un briefing virtuale con la stampa sabato, i leader delle aree metropolitane intorno a Liverpool, Manchester, Newcastle e Sheffield hanno avvertito delle difficoltà economiche che le loro regioni probabilmente dovranno affrontare, se e quando, le restrizioni di blocco saranno inasprite, potenzialmente entro pochi giorni.
Il primo ministro Boris Johnson si prepara ad introdurre un nuovo regime di restrizioni a tre livelli per contrastare i casi di coronavirus in costante aumento nel paese e dovrebbe annunciare a breve nuove restrizioni alla vita quotidiana in Inghilterra, principalmente nelle grandi città del nord come Liverpool, Manchester e Newcastle, Le restrizioni sono già state inasprite venerdì in Scozia, dove i pub delle due città più grandi, Glasgow ed Edimburgo, sono stati chiusi per 16 giorni.
Fonti citate dal Guardian suggeriscono che il livello più alto di restrizioni vieterà anche le riunioni tra familiari e congiunti, il che potrebbe colpire milioni di persone che vivono in aree con un’alta concentrazione di casi di Covid-19 in tutta l’Inghilterra. Secondo un parlamentare laburista, l’empatia e lo spirito comunitario creati nei primi giorni del ‘lockdown’ rischiano di essere minati da un calo di fiducia dei cittadini nei confronti di politici e nella gestione della crisi da parte del governo.
Intanto, il Regno Unito potrebbe presto seguire l’Italia nell’obbligo delle mascherine all’aperto. Calum Semple, esperto in medicina contro le epidemie presso l’Università di Liverpool e membro dello Scientific Advisory Group for Emergencies – il gruppo scientifico consultivo per le emergenze del governo britannico-, ha infatti appoggiato la richiesta della British Medical Association di rendere obbligatorie le mascherine sia al chiuso che all’aperto, dove non è possibile una distanza sociale di due metri.
“Abbiamo visto l’importanza delle protezioni per il viso in un ambiente interno, in particolare dove la ventilazione non può essere garantita. In realtà, se sei fuori a camminare con il tuo cane da solo e sei a molti metri di distanza dalle altre persone, indossare una mascherina non fa differenza. Ma se ti trovi in una zona commerciale del centro città o fai la fila fuori dai negozi, si dovrebbe indossare”, ha detto Semple.