K metro 0 – Baku – L’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia denuncia la presenza di mercenari e combattenti stranieri nel territorio di Nagorno Karabakh, provenienti dalla Siria e dal Libano. Si legge nella nota – in questi giorni il presidente dell’Armenia Armen Sarkisian, in un’intervista al canale Al-Jazeera, ha confermato che foreign figthers stanno combattendo dalla parte
K metro 0 – Baku – L’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia denuncia la presenza di mercenari e combattenti stranieri nel territorio di Nagorno Karabakh, provenienti dalla Siria e dal Libano.
Si legge nella nota – in questi giorni il presidente dell’Armenia Armen Sarkisian, in un’intervista al canale Al-Jazeera, ha confermato che foreign figthers stanno combattendo dalla parte dell’Armenia: “Sono di etnia armena e non c’è niente di sbagliato nel fatto che, nonostante siano cittadini di paesi diversi, stanno combattendo nel Nagorno Karabakh. Ammettiamo la partecipazione di armeni di diversi paesi alle ostilità”, ha sottolineato il capo di stato dell’Armenia.
Tali affermazioni del presidente dell’Armenia non hanno bisogno di commenti e lasciano senza parole, e sorprende che non abbiano trovato la degna condanna internazionale. Alcuni di questi foreign fighters sono membri di organizzazioni terroristiche consolidate come ASALA – Esercito segreto armeno per la liberazione dell’Armenia, fondato in Medio Oriente. ASALA, conosciuta internazionalmente come organizzazione terroristica, sta portando le persone a combattere contro le forze armate dell’Azerbaigian, afferma la nota dell’Ambasciata.
Inoltre, si ricorda che questo è un conflitto tra l’Armenia e l’Azerbaigian, uniche due parti in causa, mentre l’Armenia tenta di presentarlo diversamente, per coinvolgere parti terze nel conflitto.
Mentre per le rivendicazioni su combattenti stranieri dalla parte dell’Azerbaigian sono prive di alcun fondamento. Infatti, l’esercito dell’Azerbaigian è sufficientemente preparato e addestrato per garantire la protezione del suo popolo e del suo territorio. – precisa la nota che – il Paese ha una riserva di mobilitazione molto ampia, con i suoi 10 milioni di abitanti, a fronte dei 2 milioni dell’Armenia e non ha bisogno di risorse umane.