K metro 0 – Adnkronos – Hong Kong – Un uomo di Hong Kong ha strappato in due un manoscritto originale del fondatore della Repubblica popolare cinese, Mao Zedong, valutato 297 milioni di dollari (252 milioni di euro), pensando che gli fosse stato venduto un falso. Lo riferisce oggi la stampa locale. Secondo il South
K metro 0 – Adnkronos – Hong Kong – Un uomo di Hong Kong ha strappato in due un manoscritto originale del fondatore della Repubblica popolare cinese, Mao Zedong, valutato 297 milioni di dollari (252 milioni di euro), pensando che gli fosse stato venduto un falso. Lo riferisce oggi la stampa locale.
Secondo il South China Morning Post, il manoscritto faceva parte di un gruppo di oggetti rubati il 10 settembre dall’appartamento di un noto collezionista. Un furto del valore di 5 miliardi di dollari di Hong Kong (549 milioni di euro), considerato dalla Polizia come la più grande rapina nella storia dell’ex colonia britannica.
La pergamena, che conteneva una poesia scritta a mano di Mao, era l’oggetto più prezioso tra tutti quelli rubati, tra cui figurava anche un francobollo cinese emesso nel 1968 con lo slogan “L’intero paese è rosso”, uno dei più costosi al mondo dopo essere stato battuto all’asta per 13,8 milioni di yuan (1,7 milioni di euro) nel 2018. Il suo proprietario, il collezionista Fu Chunxiao, membro della Hong Kong Philatelic Society e organizzatore di mostre di articoli della rivoluzione comunista cinese, era in viaggio in Cina al momento della rapina ed è stata la figlia a denunciare il furto.
La pergamena di Mao è stata acquistata da un uomo per soli 54,90 euro e, pensando che fosse una contraffazione economica, l’ha tagliata in duepezzi per conservarla, dato che era alta oltre due metri e ottanta. È stato lo stesso acquirente a consegnare le due metà della pergamena alla polizia dopo che le autorità avevano emesso un appello pubblico dodici giorni dopo il furto.
“È stato straziante vedere che è stato strappato in due pezzi”, ha detto Fu Chunxiao. “Sicuramente influenzerà il suo valore, ma ancora non sappiamo di quanto”.