K metro 0 – Seul – Jo Song-gil, l’ex incaricato d’affari dell’ambasciata nord-coreana a Roma che ha disertato alla fine del 2018, si troverebbe ora in Corea del Sud. Lo afferma Ha Tae-keung, deputato del partito d’opposizione sud-coreana People Power Party, in un post su Facebook, nel quale scrive che si è scoperto che l’ex
K metro 0 – Seul – Jo Song-gil, l’ex incaricato d’affari dell’ambasciata nord-coreana a Roma che ha disertato alla fine del 2018, si troverebbe ora in Corea del Sud. Lo afferma Ha Tae-keung, deputato del partito d’opposizione sud-coreana People Power Party, in un post su Facebook, nel quale scrive che si è scoperto che l’ex facente funzione di ambasciatore Jo Song-gil è entrato in Corea del Sud nel luglio dello scorso anno ed è sotto la protezione delle autorità.
Il diplomatico senior Jo Song Gil è scomparso con sua moglie nel novembre 2018 e, secondo quanto riferito da France 24, ha chiesto asilo, mentre la figlia sarebbe stata rimpatriata nello stato autoritario.
Circa 30.000 nordcoreani sono fuggiti dalla repressione e dalla povertà sotto il regime comunista e si sono stabiliti nel sud capitalista, principalmente attraversando segretamente il confine con la Cina.
La posizione di Jo è rimasta un mistero fino a quando l’emittente sudcoreana JTBC ha riferito che era venuto nel paese.
“Jo è arrivato volontariamente nel sud nel luglio dello scorso anno”, ha affermato Jeon Hae-cheol, capo della commissione di intelligence parlamentare, a conferma del rapporto. Voleva che il suo arrivo fosse tenuto segreto perché era preoccupato per la sua famiglia che rimaneva nel Nord, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Yonhap.
Jo è stato inviato a Roma nel 2015 ed è stato nominato ambasciatore ad interim nell’ottobre 2017, dopo che l’Italia aveva espulso il suo predecessore Mun Jong Nam per protestare contro un test nucleare di Pyongyang.
Un altro disertore di alto profilo, Thae Yong Ho, che è fuggito dal suo incarico di viceambasciatore del Nord in Gran Bretagna nel 2016 ed è stato eletto deputato dell’opposizione sudcoreana ad aprile, ha espresso preoccupazione per una possibile punizione contro la famiglia di Jo nel nord da parte di Pyongyang.