K metro 0 – Chișinău – In Moldavia, è iniziata la campagna elettorale per le presidenziali del 1° novembre, in un contesto fortemente segnato dalla recrudescenza dell’epidemia COVID-19. Le elezioni, devono svolgersi in modo credibile, inclusivo e trasparente, rispettando gli standard democratici e garantendo lo stato di diritto in linea con gli impegni internazionali del
K metro 0 – Chișinău – In Moldavia, è iniziata la campagna elettorale per le presidenziali del 1° novembre, in un contesto fortemente segnato dalla recrudescenza dell’epidemia COVID-19. Le elezioni, devono svolgersi in modo credibile, inclusivo e trasparente, rispettando gli standard democratici e garantendo lo stato di diritto in linea con gli impegni internazionali del paese ai sensi dell’accordo di associazione con l’Ue. Lo ha dichiarato il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) precisando che l’Ue sostiene pienamente il rafforzamento delle istituzioni democratiche in Moldova, nonché il diritto del popolo di esprimere la propria volontà in elezioni libere ed eque.
Otto candidati sono entrati nella sfida politica, due sono accreditati dai sondaggi con le maggiori possibilità di successo: l’attuale presidente, il socialista Igor Dodon – visto come un politico pro-Mosca e il leader del Partito Azione e Solidarietà, Maia Sandu, ex primo ministro – considerata pro-Europa. Alle precedenti elezioni del 2016, Dodon ha sconfitto Maia Sandu nel secondo turno, ottenendo poco più del 52% dei voti. Gli osservatori prevedono una nuova lotta molto stretta tra i due candidati.