K metro 0 – Bruxelles – “Un Paese unito e prospero dove tutti possono contribuire a trovare un risultato migliore. Negli anni a venire, avremo bisogno di tutti per soddisfare le aspettative della popolazione, ” ha detto oggi il futuro premier Alexander De Croo, all’Egmont Palace.

Finalmente il Belgio avrà un governo dopo un lungo vuoto politico, record assoluto di 600 giorni per lo stesso Paese che nel 2010 era rimasto senza esecutivo per 540 giorni, nella notte una modifica finale tra le forze politiche ha portato a un accordo, sulla nascita di un novo gabinetto formato da 7 partiti, composto da socialisti, verdi e liberali (francofoni con il loro corrispettivo fiammingo) più i cristiani democratici fiamminghi. L’esecutivo sarà composto da 14 ministri con perfetta parità di genere e linguistica. De Croo il liberale fiammingo, fautore della legge sulla parità di genere è tornato ad essere l’uomo forte del suo partito in mezzo alla crisi del coronavirus con l’immagine di un buon manager, che ha trovato nel socialista vallone Paul Magnette l’altro pilastro della maggioranza. In settimana il governo dovrebbe ricevere la fiducia dal Parlamento.

Finisce così l’era del governo di minoranza di Sophie Wilmès, in carica per gli affari correnti dal 2019, che ha speso le sue energie politiche nella lotta al coronavirus. La vallona dovrebbe essere sostituita dal 44enne liberale fiammingo Alexander De Croo, già due volte vice premier e ministro delle Finanze uscente.

Intanto il Belgio ha superato la triste soglia dei 10mila morti di covid, un numero alto per un paese di poco più di 11 milioni di abitanti. L’ultimo bollettino, diffuso dalle autorità sanitarie, riporta 14 decessi nelle ultime 24 ore, portando in totale a 10.001. Al momento vi sono 716 ricoverati, di cui 150 in terapia intensiva.