K metro 0 -Tokyo – Le violazioni del traffico di ciclisti hanno raggiunto il massimo record di oltre 20.000 lo scorso anno in Giappone e la tendenza all’aumento sembra continuare anche quest’anno poiché sempre più persone usano le biciclette come mezzo a causa della paura del contagio del coronavirus.  The Japan Times ha riportato oggi i dati della polizia sul numero delle infrazioni.

Le violazioni hanno raggiunto 22.859 nel 2019 registrando 12.839 nella prima metà di quest’anno, ha affermato l’Agenzia nazionale di polizia. Intanto, la gente sembra non essere consapevole del fatto che i ciclisti sono soggetti alle regole del traffico proprio come lo sono i conducenti di veicoli, ha affermato un funzionario dell’agenzia. Dato il forte aumento dei ciclisti a causa della pandemia, anche per i servizi di consegna a domicilio e il pendolarismo, la polizia sta rafforzando le misure.

La legge sul traffico stabilisce che i ciclisti di età pari o superiore a 14 anni che ignorano gli avvertimenti della polizia sul ciclismo pericoloso due volte in tre anni devono seguire un corso di sicurezza di tre ore o pagare una multa.

Altre violazioni includono 1.555 casi di mancato arresto a un segnale di stop, 1.024 di infrazioni a regole come l’uso di auricolari o un ombrello mentre si pedala, mentre 109 hanno coinvolto pedalare ubriachi.

All’inizio di questo mese, la polizia della prefettura di Aichi ha invitato un operatore del servizio di consegna di cibo Uber Eats in Giappone a seguire le regole del traffico, dopo aver ricevuto molte testimonianze di ciclisti che consegnavano cibo ignorando i semafori. La polizia ha anche chiesto agli addetti alla consegna di cibo di andare in bicicletta in sicurezza, evitando anche di guidare in centro per strada.