K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea rifiuta di riconoscere Alexander Lukashenko come presidente della Bielorussia dopo il suo insediamento svolto in forma privato. Ad affermarlo è l’Alto rappresentante Josep Borrell spiegando che il giuramento avvenuto ieri in segreto “manca di qualsiasi legittimazione democratica” poiché la Ue non riconosce i risultati falsificati delle elezioni
K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea rifiuta di riconoscere Alexander Lukashenko come presidente della Bielorussia dopo il suo insediamento svolto in forma privato. Ad affermarlo è l’Alto rappresentante Josep Borrell spiegando che il giuramento avvenuto ieri in segreto “manca di qualsiasi legittimazione democratica” poiché la Ue non riconosce i risultati falsificati delle elezioni del 9 agosto.
L’alto rappresentante dell’UE Josep Borrell si legge su France 24 ha dichiarato: “le elezioni non sono state né libere né eque e l’Unione europea non riconosce i loro risultati falsificati. Su questa base, la cosiddetta inaugurazione e il nuovo mandato Lukashenko mancano di legittimità democratica. L’UE rinnova i suoi inviti alle autorità di Minsk ad astenersi immediatamente da qualsiasi ulteriore repressione e violenza diretta contro il popolo bielorusso e rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti i detenuti, compresi i prigionieri politici”. Aggiunge inoltre: “L’UE resta convinta che un dialogo nazionale inclusivo e una risposta positiva alle richieste del popolo bielorusso di nuove elezioni democratiche siano l’unica via da seguire per trovare una soluzione alla grave crisi politica in Bielorussia che rispetti i desideri del popolo bielorusso.
Intanto l’Unione sta preparando sanzioni contro circa 40 persone ritenute responsabili della repressione e sta anche cercando di punire lo stesso Lukashenko, affermano fonti diplomatiche.
Due Stati membri, Svezia e Finlandia, rifiutano di sanzionare Lukashenko per consentire la mediazione dell’OSCE che sarà presieduta da Stoccolma, hanno aggiunto altre fonti. La questione sarà discussa durante un vertice UE i prossimi 1-2 ottobre a Bruxelles.