K metro 0 – Tokyo – Il Giappone si prepara ad allentare le restrizioni per consentire l’ingresso di cittadini stranieri nel Paese. Secondo quanto riportano oggi diverse fonti governative e media nazionali già a ottobre il paese inizierà a consentire l’ingresso ai residenti con permesso di soggiorno per più di tre mesi e agli studenti internazionali, indipendentemente da dove provengano. Tuttavia, il cambiamento non coprirà i turisti.

In base alle attuali restrizioni di viaggio, che sono state accolte con aspre critiche dalla comunità straniera giapponese e da gruppi d’affari internazionali, ai viaggiatori di 159 paesi e regioni è stato negato l’ingresso.  Japan Times il quotidiano giapponese, riferisce che da settembre, il Giappone ha consentito ai suoi residenti stranieri di chiedere il permesso di rientro senza rigide precondizioni, anche se con dure procedure di ingresso. Tuttavia, il permesso di ingresso per i nuovi arrivati ​​è stato concesso solo in situazioni limitate.

Secondo i funzionari governativi citati nei rapporti, il Giappone sta pianificando l’allentamento delle misure restrittive per i viaggiatori di 16 paesi, principalmente in Asia, dove si ritiene che la pandemia sia relativamente sotto controllo.

Negli ultimi mesi, il Giappone ha condotto negoziati per la ripresa dei viaggi d’affari con 16 paesi, tra cui Australia, Cina, Malesia, Myanmar, Nuova Zelanda, Singapore e Corea del Sud.

Finora, il Giappone ha ripreso i viaggi d’affari con paesi tra cui Thailandia e Vietnam e a breve termine con Singapore. A settembre, il Giappone ha anche allentato le restrizioni per i viaggiatori provenienti da Taiwan, Malesia, Cambogia, Laos e Myanmar, consentendo ai residenti a lungo termine, come i lavoratori espatriati, di viaggiare avanti e indietro tra il Giappone e quelle regioni.

Inoltre, oggi, i funzionari governativi citati nei resoconti dei media hanno affermato che i cambiamenti consentiranno ai cittadini stranieri di altre regioni di recarsi in Giappone per impegnarsi in attività culturali, fornire servizi medici o svolgere attività educative. Il governo si sta muovendo anche verso la riduzione delle restrizioni all’ingresso per gli studenti internazionali finanziati privatamente.

Durante la sua regolare conferenza stampa oggi, il segretario capo del gabinetto Katsunobu Kato ha sottolineato che il governo ha finora adottato misure per allentare le restrizioni di viaggio assicurandosi che tali mosse non si traducano in un picco di infezioni da coronavirus. Kato non ha specificato quando esattamente le restrizioni saranno allentate e non ha approfondito l’ammissibilità all’ingresso.

Secondo un rapporto Asahi Shimbun, a seguito delle modifiche alle restrizioni di viaggio esistenti, il Giappone mira ad accettare fino a 1.600 arrivi internazionali al giorno dai 16 paesi con meno infezioni, consentendo al tempo stesso fino a 1.000 arrivi giornalieri da altre regioni. Queste limitazioni non si applicano ai cittadini giapponesi.

All’arrivo, tutti i cittadini stranieri che arrivano in Giappone sono tenuti a sottoporsi a test per il coronavirus e osservare un periodo di quarantena di 14 giorni. Da settembre, tutti i viaggiatori stranieri, compresi quelli con uno status di residenza legale, sono inoltre tenuti a presentare il certificato che attesti di aver fatto l’esame del COVID-19 entro 72 ore prima della partenza per il Giappone.

Con l’aumento dei viaggi internazionali, il governo mira a garantire una capacità di test giornalieri negli aeroporti internazionali di circa 20.000 al giorno da novembre.