K metro 0 – Parigi – La lotta al coronavirus è tutt’altro che finita. Il numero totale di casi continua ad aumentare in tutto il mondo. Dopo Cina, Stati Uniti e Paesi emergenti, l’ondata di contagi rischia ancora una volta di travolgere appieno il vecchio Continente, infatti quasi il 20 per cento delle nuove infezioni,
K metro 0 – Parigi – La lotta al coronavirus è tutt’altro che finita. Il numero totale di casi continua ad aumentare in tutto il mondo. Dopo Cina, Stati Uniti e Paesi emergenti, l’ondata di contagi rischia ancora una volta di travolgere appieno il vecchio Continente, infatti quasi il 20 per cento delle nuove infezioni, segnalate quotidianamente, proviene dall’Europa.
Il rapido aumento del numero di casi in Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, e tutta una serie di altri Paesi, indica che la percentuale di nuove infezioni in Europa, in relazione al numero globale di casi registrati quotidianamente, è nuovamente in aumento. Dopo l’estate, quasi tutte le nuove infezioni segnalate ogni giorno provengono dall’Europa.
In Germania nelle ultime 24 ore si sono verificati 1.821 nuovi casi di contagio da coronavirus e dieci decessi, per un totale di 274.158 contagiati e 9.396 morti dall’inizio della pandemia, ha reso noto il Robert Koch Institut. Le regioni più colpite sono il Nord Reno Westfalia e la Baviera.
In Gran Bretagna l’allerta per il covid-19 è salita a livello quattro, con contagio “alto o in crescita esponenziale”. Il passaggio dal precedente livello 3, deciso ieri sera dalle autorità sanitarie, permetterà al governo di annunciare nuove restrizioni, riferiscono i media britannici. A quanto scrive il Guardian è probabile che venga decisa la chiusura di pub e ristoranti alle ore 22 e che ci sia una stretta della polizia sulle regole di distanziamento sociale.
In Francia, stando al dato di ieri, sono 53 i morti di coronavirus nelle ultime 24 ore, mentre i nuovi casi sono 5.298, ha comunicato la sanità francese. Negli ultimi sette giorni vi sono stati 4103 ricoveri, di cui 638 in rianimazione. Il tasso di positività dei test è del 5,9%. Dall’inizio dell’epidemia, sono 31.338 le persone morte di covid-19 in Francia.
In Spagna, il ministero della Salute ha notificato 31.428 contagi di coronavirus nel fine settimana, dei quali 2957 sono stati diagnosticati nelle ultime 24 ore. Da venerdì scorso si sono verificati altri 168 decessi, per un totale di 311 nell’ultima settimana. Da ieri quasi un milione di residenti a Madrid è nuovamente sottoposto a severe restrizioni per una durata di due settimane. Alle persone coinvolte dal provvedimento è vietato lasciare il proprio quartiere se non per motivi ben precisi: andare a lavorare o studiare, andare da un medico, rispondere a una citazione legale o prendersi cura di persone non autosufficienti.
Mentre il numero di morti con Covid-19 nella Repubblica Ceca è salito a 522, dai 503 segnalati lunedì mattina, secondo i dati ufficiali del Ministero della Salute diffusi martedì. Lunedì sono stati registrati circa 1.476 nuovi casi di virus, facendo salire il numero totale di casi attivi a poco meno di 25.000. Il numero di persone ricoverate in ospedale con il coronavirus è pari a 494 (contro le 230 di 12 giorni prima), con 101 in gravi condizioni.
Intanto, il ministro della Sanità ceco, Adam Vojtech, si è dimesso dopo aver ricevuto numerose critiche da politici ed esperti per la sua gestione della seconda ondata della pandemia di Covid-19. “Me ne vado per creare spazio nell’adozione di misure per combattere il Covid-19”, ha spiegato Vojtech in una conferenza stampa. Il Premier Babiš ha dichiarato che era stato un errore allentare le misure in estate, purtroppo l’epidemia è tornata, ha detto nel suo messaggio rivolto al Paese.