K metro 0 – Amsterdam – I Paesi Bassi stanno disponendo un caso contro la Siria presso la più alta corte delle Nazioni Unite, ritenendo il regime di Bashar al-Assad responsabile delle violazioni dei diritti umani, compresa la tortura e l’uso di armi chimiche, ha riferito il ministro degli esteri olandese oggi in Parlamento. La
K metro 0 – Amsterdam – I Paesi Bassi stanno disponendo un caso contro la Siria presso la più alta corte delle Nazioni Unite, ritenendo il regime di Bashar al-Assad responsabile delle violazioni dei diritti umani, compresa la tortura e l’uso di armi chimiche, ha riferito il ministro degli esteri olandese oggi in Parlamento.
La Siria, riferisce Reuters, è stata informata dell’azione legale, che precede un possibile caso presso la Corte internazionale di giustizia, il tribunale delle Nazioni Unite dell’Aja per le controversie tra gli Stati .
“Il regime di Assad ha commesso ripetutamente crimini orribili. Le prove sono schiaccianti. Ci devono essere delle conseguenze, si legge nella lettera. “Un gran numero di siriani è stato torturato, assassinato, fatto sparire con la forza e sottoposto ad attacchi con gas velenosi, o ha perso tutto in fuga per salvarsi la vita“.
I Paesi Bassi ritengono la Siria responsabile, ai sensi del diritto internazionale, di gravi violazioni dei diritti umani e di torture in particolare”, ha scritto il ministro degli Esteri Stef Blok in una lettera ai legislatori. Cita l’obbligo della Siria di rispettare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, che Damasco ha ratificato nel 2004.
Il governo olandese, ha deciso di agire, comunque, dopo che la Russia ha bloccato molteplici sforzi presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per deferire un caso che persegue le persone per crimini di guerra sulle violazioni dei diritti umani in Siria alla Corte penale internazionale.
La decennale guerra civile della Siria ha ucciso almeno 200.000 civili, ha lasciato 100.000 dispersi e ha costretto 5,5 milioni a fuggire nei paesi vicini.