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Misure antiCovid-19: aggiornamenti dalle capitali europee

Misure antiCovid-19: aggiornamenti dalle capitali europee

K metro 0 – Madrid – La capitale spagnola introdurrà blocchi selettivi nelle aree urbane dove il coronavirus si sta diffondendo più velocemente. Il vicecapo della sanità regionale Antonio Zapatero ha affermato oggi che le misure molto probabilmente interesseranno i quartieri meridionali della classe operaia di Madrid, dove i tassi di infezione sono aumentati costantemente

K metro 0 – Madrid – La capitale spagnola introdurrà blocchi selettivi nelle aree urbane dove il coronavirus si sta diffondendo più velocemente. Il vicecapo della sanità regionale Antonio Zapatero ha affermato oggi che le misure molto probabilmente interesseranno i quartieri meridionali della classe operaia di Madrid, dove i tassi di infezione sono aumentati costantemente da agosto.

Zapatero, riporta ABC News ha dichiarato che Madrid vuole appiattire la curva prima dell’arrivo dell’autunno e delle complicazioni che il freddo potrebbe portare, aggiungendo che le misure da prendere saranno decise entro questo fine settimana. Nell’ultima settimana la capitale iberica e la sua regione circostante composta di 6,6 milioni di persone hanno rappresentato quasi un terzo dei nuovi casi della Spagna, che sono stati in media 8.200 al giorno nell’ultima settimana. Nel complesso, la Spagna ha avuto più di 600.000 casi e poco più di 30.000 decessi.

Intanto, il covid continua ad avanzare in Spagna. Come si legge nell’edizione online di El Mundo, dai ieri sono stati registrati 11193 nuovi casi e 239 morti. La situazione appare particolarmente preoccupante nella Comunità di Madrid, che ha segnalato 1501 nuovi contagi, ben 589 in più rispetto a ieri. Negli ospedali della capitale sono stati registrati 27 decessi in 24 ore.

A Londra il governo britannico prevede di razionare i test sul coronavirus, dando priorità agli operatori sanitari e al personale delle case di cura. Il primo ministro Boris Johnson oggi risponderà alle domande sulla sua gestione della pandemia COVID-19 alla Camera dei Comuni e davanti a una commissione chiave tra le proteste per la carenza di test.

Il segretario alla giustizia Robert Buckland afferma che il governo sta elaborando una nuova lista di priorità per i test, suggerendo che gli studenti e le loro famiglie potrebbero essere i prossimi dopo il servizio sanitario nazionale e l’assistenza sociale.

Nel frattempo, la Repubblica Ceca ha registrato un altro forte aumento di contagi, con il numero di nuovi casi confermati che supera i 1.600 in un giorno per la prima volta. Il ministero della Salute afferma che l’aumento quotidiano ha raggiunto il nuovo record di 1.677 ieri.

Praga ha il maggior numero di persone risultate positive, oltre 141 ogni 100.000. L’impennata ha spinto alcuni paesi europei, tra cui Slovacchia, Danimarca, Gran Bretagna e Svizzera, a imporre restrizioni di viaggio per coloro che provengono dalla Repubblica Ceca. Secondo i dati del governo diffusi oggi, 333 persone hanno avuto bisogno di ricovero in ospedale. In totale la Repubblica Ceca ha avuto 38.896 persone infettate con 476 decessi.

Infine, Sono oltre 107.000 i contagi da Covid-19 accertati in Romania dall’inizio dell’epidemia, alla fine di febbraio. 471 dei quasi 6.900 pazienti ricoverati in ospedale sono nelle terapie intensive. I decessi totali sono 4.285.

A due giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico in Romania, diverse unità scolastiche sono passate allo scenario rosso di svolgimento delle lezioni, nel contesto in cui diversi dipendenti sono risultati positivi al Covid-19. Ricordiamo che in Romania le lezioni si svolgono secondo tre scenari: verde – che presuppone la presenza fisica a scuola, rosso – che vuole lezioni esclusivamente online, e giallo che abbina le prime due varianti. E siccome il periodo dell’influenza stagionale si sta avvicinando e si sovrapporrà all’attuale crisi sanitaria generata dal nuovo coronavirus, il Ministero della Salute di Bucarest ha acquistato una doppia quantità di vaccini antinfluenzali rispetto all’anno scorso. Tre milioni di dosi saranno destinate a una campagna gratuita di imunizzazione. Saranno prioritarie le persone di oltre 65 ani, con malattie croniche, soprattutto respiratorie e cardiovascolari e con malattie metaboliche, i bambini e gli anziani nelle case di riposo, il personale sanitario e le donne incinte.

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