K metro 0 – Adnkronos – Roma – “I turisti lasciano l’Italia e il paese rischia una ‘catastrofe‘”. E’ il titolo di apertura sulla homepage del sito della Cnn, che dipinge un quadro allarmante sull’industria del turismo e gli effetti della pandemia di coronavirus sulla situazione economico-finanziaria del nostro Paese. “I turisti sono quello di
K metro 0 – Adnkronos – Roma – “I turisti lasciano l’Italia e il paese rischia una ‘catastrofe‘”. E’ il titolo di apertura sulla homepage del sito della Cnn, che dipinge un quadro allarmante sull’industria del turismo e gli effetti della pandemia di coronavirus sulla situazione economico-finanziaria del nostro Paese.
“I turisti sono quello di cui abbiamo bisogno per andare avanti – ha detto Cassandra Santoro, amministratore delegato e fondatrice di Travel Italian Style, intervistata dall’emittente americana – Le nostre guide, gli autisti e i lavoratori dal Piemonte alla Sicilia, che pensavano sarebbero rimasti senza lavoro per una stagione, sono ora alla ricerca di altri posti di lavoro e fonti di reddito”.
Nonostante il 60% degli italiani sia riuscito a partire per le vacanze – la maggior parte dei quali all’interno dei confini nazionali – e il piccolo influsso di visitatori europei, le previsioni economiche rimangono pessime, sottolinea la Cnn.
“La perdita prevista per il 2020 dalla riduzione dei visitatori stranieri in Italia è di 24,6 miliardi di euro e anche la spesa dei viaggiatori nazionali è diminuita di 43,6 miliardi”, afferma Giorgio Palmucci, presidente dell’Enit, l’ente nazionale italiano per il turismo. Nonostante le speranze di crescita e ripresa nei prossimi due anni, “si prevede che tutte le città italiane subiranno un impatto negativo significativo – ha aggiunto – in particolare quelle più dipendenti dai visitatori internazionali come Firenze, Venezia e Roma”.
Le statistiche non forniscono dati più confortanti. Confimpresa ha riferito come il 70 per cento degli hotel in città come Roma e Firenze, e il 20 per cento nelle zone costiere, non ha mai riaperto dalla fine del lockdown. Mentre, secondo L’Istat, il 60 per cento delle imprese di settore teme un collasso imminente dell’industria.