K metro 0 – Mosca – Secondo una dichiarazione congiunta rilasciata oggi e riportata dall’Associated Press, i ministri S.Jaishankar e Wang Yi si sono incontrati nella capitale russa giovedì notte e hanno concordato sull’attuale situazione tesa lungo la zone di confine. E’ necessario mantenere una distanza adeguata per allentare le tensioni nella regione del deserto
K metro 0 – Mosca – Secondo una dichiarazione congiunta rilasciata oggi e riportata dall’Associated Press, i ministri S.Jaishankar e Wang Yi si sono incontrati nella capitale russa giovedì notte e hanno concordato sull’attuale situazione tesa lungo la zone di confine. E’ necessario mantenere una distanza adeguata per allentare le tensioni nella regione del deserto freddo del Ladakh. I due ministri si sono incontrati a margine di una riunione dei ministri degli esteri della Shanghai Cooperation Organization. L’organismo raggruppa Cina, India, Pakistan, Russia, Kazakistan, Krgyzstan, Tagikistan e Uzbekistan.
Dalla scorsa settimana, i giganti asiatici si accusano a vicenda di aver inviato soldati nel territorio dell’altro e di aver sparato colpi di avvertimento per la prima volta in 45 anni, minacciando un conflitto militare di enorme portata.
I ministri degli esteri non hanno fissato alcuna tempistica per il disimpegno di decine di migliaia di truppe che sono state bloccate in una situazione di stallo da maggio, ma hanno convenuto che entrambe le parti si atterranno a tutti gli accordi esistenti e al protocollo sugli affari di confine Cina-India, per mantenere la pace e la tranquillità nelle aree di confine ed evitare qualsiasi azione che potrebbe aggravare la situazione.
Il confine conteso di 3.500 chilometri (2.175 miglia) separa i territori cinesi e indiani dal Ladakh nell’ovest allo stato orientale dell’India dell’Arunachal Pradesh, che la Cina rivendica nella sua interezza.
Entrambe le parti accusano l’altra di comportamento provocatorio, compreso l’attraversamento nel territorio dell’altra, ed entrambe hanno promesso di proteggere la propria integrità territoriale.
All’inizio di questa settimana, Jaishankar ha descritto la situazione lungo il confine condiviso, “molto grave” e ha affermato che lo “stato del confine non può essere separato dallo stato della relazione”. Mentre in una dichiarazione separata, Wang ha detto che le relazioni Cina-India sono arrivate ancora una volta a un bivio. Wang ha delineato la posizione severa della Cina sulla situazione nelle zone di confine, sottolineando che l’imperativo è fermare immediatamente le “provocazioni” e il ritiro del massiccio dispiegamento delle truppe nella zona in modo rapido.
L’India non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale, ma un funzionario del ministero degli Affari esteri ha detto che Jaishankar ha risposto a Wang che l’India si aspettava la piena adesione a tutti gli accordi sulla gestione delle aree di confine e non sosterrebbe alcun tentativo di cambiare lo status quo unilateralmente.
Il funzionario che ha parlato in forma anonima in quanto non è autorizzato a riferire pubblicamente, ha aggiunto che Jaishankar ha affermato che il compito immediato era quello di garantire un completo disimpegno delle truppe in tutti i punti ad alto rischio per prevenire qualsiasi incidente, con alcuni dettagli.