K metro 0 – Beirut – Le autorità militari libanesi hanno riferito oggi di aver trovato 4,35 tonnellate di nitrato di ammonio vicino al porto di Beirut, luogo in cui è avvenuta il mese scorso una devastante esplosione che ha distrutto interi quartieri, sventrando edifici facendo un bilancio tragico di oltre 6.000 feriti.

Gli ingegneri dell’esercito libanese, secondo una dichiarazione riportata dall’agenzia di stampa nazionale Nna, afferma che le sostanze chimiche sono state trovate fuori dall’ingresso nove del porto. Si tratta di 4,35 tonnellate di sostanza chimica pericolosa trovata in quattro container immagazzinati vicino al porto, Secondo i militari non c’erano dettagli sulla provenienza delle sostanze chimiche o sulla loro appartenenza.

L’esplosione del 4 agosto affermano le autorità,  è stata causata da circa 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio che erano state accatastate in condizioni pericolose in un magazzino portuale per anni. Esperti francesi e l’FBI partecipano alle indagini sull’esplosione, su richiesta delle autorità libanesi. I rapporti ancora devono essere resi pubblici.

Finora, le autorità hanno arrestato 25 persone per l’esplosione del mese scorso, la maggior parte delle quali funzionari portuali e doganali. Il governo libanese si è dimesso tra la rabbia dei libanesi in una nazione già messa in ginocchio da una crisi economica.

All’inizio di questa settimana, il presidente francese Emmanuel Macron ha visitato il Libano per la seconda volta dall’esplosione del porto di Beirut. Durante la sua visita di 24 ore, Macron ha chiesto riforme volte a trascinare la nazione del Medio Oriente fuori da un abisso finanziario.