K metro 0 – Trentino-Alto Adige – E’ cominciato il conto alla rovescia per il ghiacciaio della Marmolada, il “gigante bianco delle Dolomiti”, il gruppo montuoso più alto esteso al confine tra la provincia di Trento e di Belluno, che raggiunge la sua massima altezza con la Punta Penia con ben 3343 metri. In realtà il
K metro 0 – Trentino-Alto Adige – E’ cominciato il conto alla rovescia per il ghiacciaio della Marmolada, il “gigante bianco delle Dolomiti”, il gruppo montuoso più alto esteso al confine tra la provincia di Trento e di Belluno, che raggiunge la sua massima altezza con la Punta Penia con ben 3343 metri.
In realtà il countdown per il ghiacciaio della Marmolada è iniziato molto tempo fa, ma ha accelerato il suo percorso negli ultimi 3 anni, tanto che i glaciologi dell’Università di Padova, con dati alla mano, hanno previsto che potrebbe avere non più di 15 anni di vita. Quindi entro il 2035 le Dolomiti potrebbero perdere il loro “gigante bianco”.
“Negli ultimi 70 anni – ha dichiarato Aldino Bondesan, coordinatore delle campagne glaciologiche per il Triveneto – ha perso oltre l’80% del volume, dai 95 milioni di metri cubi del 1954 ai 14 milioni attuali. Le previsioni di una sua estinzione si avvicinano sempre di più. La causa di questo disastro non è da imputarsi solo alle temperature elevate, ma si è ridotto il suo volume.
“Non è più un ‘sistema’ vivo, comincia a erodere la superficie e quando lo spessore è inferiore a 1-2 metri lo scioglimento accelera velocemente – ha detto il professore Mauro Varotto, docente di Geografia e Geografia culturale presso l’Università degli Studi di Padova – un effetto che per fortuna non è uniforme sull’enorme massa: il ghiacciaio si estende dai 3.300 metri di Punta Penia ai 2.700 metri. Se in alcuni punti lo spessore è ridotto, non ci sono più i 50 metri rilevati dai georadar nel 2005, nelle aree più in salute la Marmolada potrebbe misurare ancora 20-30 metri di ghiaccio”.
Anche se i mesi di lockdown nel mondo, a causa della pandemia di Coronavirus, hanno ridotto le emissioni di CO2 che influisce sul clima planetario, ciò non è sufficiente per invertire una tendenza come quella dei ghiacciai delle Alpi.
Per far conoscere le attività di ricerca e coinvolgere la cittadinanza sugli effetti del cambiamento climatico, il Museo di Geografia del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità ha lanciato nel 2019 una iniziativa chiamata “Misuriamo assieme il ghiacciaio della Marmolada”, una campagna glaciologica partecipata, inserita all’interno della Carovana dei Ghiacciai di Legambiente.