K metro 0 – Atene – La crisi nel Mediterraneo Orientale tra l’asse Grecia-Cipro–Egitto e Ankara potrebbe portare benefici all’industria della Difesa di Parigi, apprezzata a Nicosia, Atene e il Cairo per essersi posta in netto antagonismo contro la Turchia. Secondo quanto riferisce un funzionario del governo greco a Reuters, la Grecia al momento è
K metro 0 – Atene – La crisi nel Mediterraneo Orientale tra l’asse Grecia-Cipro–Egitto e Ankara potrebbe portare benefici all’industria della Difesa di Parigi, apprezzata a Nicosia, Atene e il Cairo per essersi posta in netto antagonismo contro la Turchia.
Secondo quanto riferisce un funzionario del governo greco a Reuters, la Grecia al momento è in trattative con la Francia e altri paesi per l’acquisto di armi, mentre le tensioni crescono nella regione del Mediterraneo orientale a causa delle esplorazioni energetiche nelle acque cipriote. Atene sta perfezionando con Parigi l’acquisizione di un numero non ancora precisato di aerei da combattimento. Proprio ieri, il ministro delle finanze greco ha dichiarato che il paese è pronto a investire parte delle sue riserve di cassa in acquisti di armi e altri mezzi militari.
Il funzionario del governo greco ha inoltre aggiunto oggi che non sono state prese decisioni definitive. I media greci hanno riferito ieri che Atene aveva accettato di acquisire 18 caccia Rafale di fabbricazione Dassault dalla Francia. Nella trattiva, secondo indiscrezioni, potrebbero rientrare, sia pure a medio termine, anche forniture di fregate, elicotteri e armi leggere. Intanto una fonte del governo francese ha affermato secondo quanto riporta Reuters che non c’è accordo come scritto da diversi media. Tuttavia, ci sono discussioni su una serie di argomenti senza fornire ulteriori dettagli.
Intanto la Grecia è sempre più in contrasto con la Turchia per una serie di questioni, tra cui anche rivendicazioni per le risorse di idrocarburi nella regione. Le tensioni sono aumentate il mese scorso dopo che Ankara ha inviato la nave da ricognizione sismica Oruc Reis in un’area contesa a seguito di un patto tra Atene e Il Cairo che ratifica i confini marittimi.
Francia e Germania hanno cercato di mediare per disinnescare la tensione, mentre il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha avuto due telefonate con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump la scorsa settimana.
Lunedì notte, la Turchia ha prolungato il lavoro della nave Oruc Reis fino al 12 settembre. L’avviso turco è arrivato dopo che l’Unione europea ha chiesto il dialogo con Ankara. Il ministero degli Esteri greco ha definito l’azione illegale e ha esortato la Turchia a desistere dalle sue invettive quotidiane e a lavorare per la sicurezza e la stabilità nella regione.