K metro 0 – Minsk – Minsk si tinge sempre più di bianco e rosso, colori della vecchia bandiera, diventata ora il simbolo della protesta. Migliaia di donne hanno manifestato oggi in Bielorussia contro Aleksandr Lukashenko, nonostante che la metropolitana era stata sospesa per evitare l’affluenza. Da tre settimane i bielorussi stanno protestando contro Lukashenko e non si
K metro 0 – Minsk – Minsk si tinge sempre più di bianco e rosso, colori della vecchia bandiera, diventata ora il simbolo della protesta. Migliaia di donne hanno manifestato oggi in Bielorussia contro Aleksandr Lukashenko, nonostante che la metropolitana era stata sospesa per evitare l’affluenza.
Da tre settimane i bielorussi stanno protestando contro Lukashenko e non si arrendono nonostante gli arresti e gli abusi continui da parte della polizia. Nuova grande manifestazione sarà organizzata domani dall’opposizione che contesta i risultati delle presidenziali del 9 agosto segnando un sesto mandato a Lukashenko.
Si stringe anche la morsa attorno ai media, alcuni giornalisti sono stati fermati e a molti corrispondenti di testate internazionali è stato tolto l’accredito. La decisione di ritirare l’accredito a vari giornalisti di media stranieri è stata presa – ha spiegato il portavoce della diplomazia bielorussa Anatolij Glaz – sulla base di una raccomandazione della Commissione interministeriale della lotta contro l’estremismo e il terrorismo. Sono almeno 17 i reporter convolti dal provvedimento.
Nel frattempo, l’Unione Europea ha chiesta alla Russia di astenersi da un intervento in Bielorussia e rispettare i diritti democratici dei cittadini bielorussi. I ministri degli Esteri dell’Ue a Berlino hanno deciso sanzioni contro i funzionari di alto livello del paese, ritenuti responsabili della repressione dei manifestanti che accusano il regime di Lukashenko di aver truccato le recenti elezioni presidenziali. Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha sollecitato la liberazione dei detenuti politici e delle migliaia di persone arrestate dopo le proteste.