K metro 0 – Belfast – Il primo ministro irlandese Micheál Martin ha dichiarato oggi – come riportato da Reuters – di intravedere una “zona di atterraggio”, al fine del raggiungimento di un accordo commerciale post-Brexit, tra il Regno Unito e l’Unione europea. Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha infatti incontrato oggi il premier
K metro 0 – Belfast – Il primo ministro irlandese Micheál Martin ha dichiarato oggi – come riportato da Reuters – di intravedere una “zona di atterraggio”, al fine del raggiungimento di un accordo commerciale post-Brexit, tra il Regno Unito e l’Unione europea.
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha infatti incontrato oggi il premier irlandese: ciò è quanto riferito in un tweet sul profilo ufficiale del governo britannico, secondo cui i due leader hanno dibattuto delle strette relazioni che legano i due paesi. Johnson, nel pomeriggio di oggi, sarà inoltre in visita nell’Irlanda del Nord dove terrà colloqui con il premier, Arlene Foster, e la vicepremier, Michelle O’Neill.
Martin – a margine dell’incontro con il primo ministro Johnson – ha evidenziato l’assoluta necessità di un accordo commerciale che non preveda alcun tipo di dazi tra la Gran Bretagna e l’Unione europea. Il premier irlandese – proseguendo le sue dichiarazioni con i giornalisti a Belfast – ha esplicitato la sua convinzione “che vi sia condivisione (con Boris Johnson) sul fatto che non ci sia bisogno di un altro shock per il sistema economico, che un accordo commerciale subottimale darebbe insieme all’enorme shock già dato dal Covid”.
La previsione della Gran Bretagna è che un accordo sulla Brexit con l’Unione europea possa essere traguardato già a settembre. Ciò è quanto è stato riferito dal capo negoziatore britannico, David Frost, in vista dei colloqui per i negoziati con l’omologo Ue, Michel Barnier, previsti per la prossima settimana.
“Come continuiamo a dire – a riportato oggi in un tweet lo stesso Frost – non stiamo cercando un accordo speciale o unico. Vogliamo un accordo di libero scambio come quelli che la Ue ha concordato con altri paesi amici, come il Canada. […] La sovranità del Regno Unito – ha proseguito il capo negoziatore per la Brexit – sulle nostre leggi, sui nostri tribunali o sulle nostre acque di pesca, non è ovviamente in discussione e non accetteremo nulla che la comprometta, così come non stiamo cercando nulla che minacci l’integrità del mercato unico della Ue”.