K metro 0 – Madrid – In Spagna la quarta sezione del tribunale provinciale di Valencia ha condannato un uomo a un anno di carcere con l’accusa di essere autore di crimine d’odio contro gli immigrati e di aggressione contro gli agenti di polizia. La sentenza, emessa il 23 giugno, include l’accordo raggiunto dalla Procura e la difesa dell’imputato, riporta El Confidencial.

I fatti risalgono al 15 maggio 2019, quando l’ormai condannato, si era rivolto ad alcuni stranieri che si trovavano a una fermata dell’autobus in Plaza del Ayuntamiento de Valencia chiamandoli “immigranti di merda” e nello stesso momento dicendogli di andare nel loro “fottuto paese”.

Si legge nella sentenza, secondo quanto riporta il giornale spagnolo, l’uomo ha poi assalito una donna chiedendole più volte, “con tono aspro e insistente”, se fosse spagnola. Poiché la vittima non ha risposto, l’imputato si è fermato a pochi centimetri da lei, ha continuato ad insultarla e con l’intenzione di intimidirla ha poi detto: “Sono un nazista, lunga vita alla Spagna”. All’arrivo della polizia ha poi rifiutato di identificarsi, colpendo gli agenti e gridando loro: “Siete figli di puttana, spero che vi uccidano tutti”.

L’uomo è stato condannato ad una pena di 6 mesi di reclusione per un reato di libertà pubblica (crimine d’odio), cui si aggiungono altri sei mesi di reclusione per un reato di aggressione e una multa di 90 euro per un reato di lesione lieve. Inoltre, è stato condannato a risarcire l’ufficiale di polizia rimasto ferito con 260 euro e un totale di 1.000 euro per i danni morali nei confronti delle due donne che sono state insultate.