K metro 0 – Minsk – Clima di tensione in Bielorussia, la polizia bielorussa sta prendendo di mira i giornalisti indipendenti e candidati in vista delle elezioni presidenziali. Un giornalista del Deutsche Welle (DW) è stato arrestato, fermata anche la responsabile della campagna elettorale di Svetlana Tikhanovskaya, principale candidata dell’opposizione alle imminenti elezioni presidenziali in programma domenica prossima.

Molti cittadini bielorussi sono delusi dell’approccio condotto del governo alla pandemia, si sono di fatto intensificati le proteste dell’opposizione prima del voto presidenziale di domenica in cui il presidente Alexander Lukashenko sta cercando un sesto mandato. Il malcontento pubblico rappresenta la vera sfida di un cambiamento importante nel Paese.

Intanto, il giornalista freelance Alexander Burakov, corrispondente in lingua russa di DW, giovedì è finito in una cella di detenzione temporanea dopo essere stato arrestato due volte dalla polizia nella sua città natale, Mogilyov, a circa 200 chilometri a est della capitale, Minsk.

Burakov è stato fermato dalla polizia mercoledì sera con l’accusa di “trasporto illegale di alcol”, ha riferito al centro non governativo per i diritti umani Viasna. Dopo che la polizia ha ispezionato l’auto di Burakov senza trovare nulla, gli agenti hanno rammentato che il veicolo, di cui il reporter è proprietario dal 2013, era stato rubato e il numero di identificazione dell’auto potrebbe essere stato falsificato. Di conseguenza, il giornalista è stato portato alla stazione di polizia locale.

Anche Svetlana Tikhanovskaya, la candidata dell’opposizione alle imminenti elezioni presidenziali è stata arrestata. Tikhanovskaya, si è candidata per sostituire il marito, il blogger Sergei Tikhanovsky, arrestato ed escluso dalla corsa elettorale. La candidata dell’opposizione ha anche reso noto che è stato annullato l’ultimo evento della campagna a causa degli ostacoli posti dalle autorità. Secondo alcuni osservatori, sarebbe stato consentito a Svetlana Tikhanovskaya di presentarsi alle elezioni per dare al voto un’apparenza di legittimità.

DW ha condannato l’arresto di Burakov e ha invitato le autorità a garantire la libertà di stampa in Bielorussia. “Gli sforzi intimidatori contro il nostro corrispondente Burakov dimostrano in tutta chiarezza la difficile situazione per i giornalisti in Bielorussia”, ha detto in una dichiarazione rilasciata giovedì Manuela Kasper-Claridge, redattore capo di DW.

“I giornalisti vengono perseguiti, ostacolati nel loro lavoro e persino arrestati”, ha detto Kasper-Claridge. “Questo non è accettabile e deve essere condannato con la massima fermezza. Mi appello ai funzionari in Bielorussia affinché prestino finalmente attenzione alla libertà di stampa e che i giornalisti lavorino senza ostacoli”.

L’Associazione bielorussa dei giornalisti ha contato più di 100 casi di procedimenti giudiziari contro i membri della stampa in tutto il paese da gennaio. Il gruppo internazionale di difesa dei media Reporter senza frontiere ha invitato le autorità in Bielorussia a garantire che una copertura indipendente dell’informazioni rimanga garantita e alla polizia di affrontare la persecuzione dei giornalisti. Ai corrispondenti stranieri è stato anche impedito di lavorare liberamente, riferisce il gruppo, “per ordine del presidente Alexander Lukashenko”, riporta l’Afp.