K metro 0 – Città del Messico – Sono periodi difficili per la lucha libre, (lotta libera) uno stile di wrestling nato in Messico negli anni ’30, perché a causa delle misure restrittive della pandemia sta facendo a meno del suo pubblico durante gli incontri e viene praticato in natura. Come mostra l’immagine di France24
K metro 0 – Città del Messico – Sono periodi difficili per la lucha libre, (lotta libera) uno stile di wrestling nato in Messico negli anni ’30, perché a causa delle misure restrittive della pandemia sta facendo a meno del suo pubblico durante gli incontri e viene praticato in natura. Come mostra l’immagine di France24 le competizioni tra i “luchadores”, noti per le loro maschere aggressive e colorate quanto per i loro muscoli, avvengono nel mezzo della vegetazione lussureggiante.
È sul ring che è stato montato nel bel mezzo della natura che i “luchadores” gareggeranno in partite registrate e trasmesse online per raccogliere fondi essenziali per la sopravvivenza degli appassionati di questo sport. “A causa della pandemia, combattere in un’arena chiusa è impossibile. Ecco perché abbiamo deciso di trasferirci in questo luogo magico”, ha detto Ciclónico ad AFP.
Questo impressionante lottatore di 24 anni ha il viso interamente coperto da una maschera che rappresenta un “axolotl”, una sorta di salamandra che si trova nella vegetazione di Xochimilco. Gli organizzatori di questi incontri sono fiduciosi, tanto che sperano di mantenere lo stesso scenario bucolico per le future lotte “lucha-libre” che si svolgeranno di notte per attirare più spettatori virtuali, si legge su France24.