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Germania, riapertura delle scuole dopo il lockdown

Germania, riapertura delle scuole dopo il lockdown

K metro 0 – Berlino – Riapertura della scuola in Germania per circa 153.000 studenti. L’operazione ha riguardato lo stato tedesco nord-orientale del Meclemburgo-Pomerania occidentale: lo stato, che conta 1,6 milioni di residenti, è risultato quello meno colpito dalla pandemia di Coronavirus, con soli 877 contagi e 20 decessi totali. Il ministro federale dell’educazione, Anja

K metro 0 – Berlino – Riapertura della scuola in Germania per circa 153.000 studenti. L’operazione ha riguardato lo stato tedesco nord-orientale del Meclemburgo-Pomerania occidentale: lo stato, che conta 1,6 milioni di residenti, è risultato quello meno colpito dalla pandemia di Coronavirus, con soli 877 contagi e 20 decessi totali.

Il ministro federale dell’educazione, Anja Karliczek, ha stabilito tutte le misure precauzionali di sicurezza all’interno degli edifici scolastici, consistenti essenzialmente nell’impiego di mascherine e distanziamento sociale. Tema quest’ultimo che dovrà essere preso in carico e declinato a livello locale, dai 16 governatori statali in tutta la Germania. Ad Amburgo, dove gli studenti torneranno sui banchi giovedì, e a Berlino, dove rientreranno la prossima settimana, i governi statali hanno fissato già l’obbligo della mascherina nelle classi.

Come in Italia, anche in Germania al culmine della pandemia, coincidente con il periodo di lockdown, le scuole hanno pianificato l’apprendimento a distanza tramite strumenti digitali, alternato ad esami in loco, con accesso limitato nei plessi preposti.

“In questi corridoi, le maschere obbligatorie sono la regola”, ha dichiarato il preside del liceo Reutershagen di Rostock, Jan Bonin. Nonostante ciò, molti mettono in dubbio l’efficacia degli strumenti personali di protezione.

La Germania ha rappresentato un modello di successo nei suoi sforzi per bloccare la diffusione del Covid-19, con un totale di circa 210.000 contagi e con circa 9.150 morti, secondo il Robert Koch Institute, il centro di controllo delle malattie del paese: da oltre 6.000 nuovi contagi medi quotidiani registrati a marzo, si è passati ad alcune centinaia rilevate a metà maggio.

Sul fronte italiano, il ministero dell’istruzione, Lucia Azzolina, ha indicato la data del 14 settembre per la riapertura generale delle scuole, ma non tutte le regioni si sono ancora allineate a questa decisione. “Stiamo cercando anche altri spazi – ha dichiarato Azzolina con riferimento al tema del distanziamento sociale obbligatorio – e stiamo firmando con il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini un protocollo che permetta di utilizzare spazi negli archivi, nelle biblioteche, nei musei, nei cinema, nei teatri, nei luoghi di cultura. Stiamo cercando anche altri spazi in edifici scolastici che erano stati dimessi e che possono essere ancora utilizzati”.

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Daniele Sireus
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