K metro 0 – Dublino – Il dipartimento della Salute irlandese ha annunciato oggi che sono stati registrati 53 nuovi casi di coronavirus nel Paese, di cui 27 uomini e 26 donne. Ciò porta il numero totale di casi in Irlanda a 26.162 da quando è iniziata la pandemia. Ronan Glynn, il capo del Dipartimento della
K metro 0 – Dublino – Il dipartimento della Salute irlandese ha annunciato oggi che sono stati registrati 53 nuovi casi di coronavirus nel Paese, di cui 27 uomini e 26 donne. Ciò porta il numero totale di casi in Irlanda a 26.162 da quando è iniziata la pandemia.
Ronan Glynn, il capo del Dipartimento della Salute, ha dichiarato; “È stata identificata la fonte di trasmissione per oltre il 90% dei casi segnalati oggi. Questo è uno sviluppo positivo, alla luce del numero di casi segnalati negli ultimi giorni. 25 degli infetti si trovano a Dublino, 19 a Laois, 6 a Kildare e gli altri 3 sono distribuiti in altre due contee. Mentre nel Paese, non sono stati registrati ulteriori decessi per COVID-19, finora, 1.763 persone hanno purtroppo perso la vita a causa della malattia.
Glynn ha aggiunto, “tuttavia, dobbiamo tutti continuare ad adottare una mentalità di prevenzione e continuare a fare buone scelte per proteggere noi stessi e gli altri”. Le persone sono ancora sensibili, questo virus non è cambiato. Con la prevenzione, sappiamo come spezzare le catene della trasmissione, sottolineando il rispetto delle regole igieniche e sociali.
Nel frattempo, le autorità irlandesi sconsigliano già tutti i viaggi internazionali non essenziali, chiedendo ai cittadini di ritorno da diversi paesi di osservare un periodo di quarantena di 14 giorni, senza però richiedere di esporre un test di negatività al coronavirus. Intanto, il governo sta prendendo in considerazione l’adozione di misure aggiuntive per limitare i viaggi non essenziali a seguito di un aumento dei casi di contagio da coronavirus negli ultimi giorni. Lo ha affermato il ministro della Salute irlandese, Stephen Donnelly. “Stiamo introducendo test casuali negli aeroporti e una maggiore presenza di sanità pubblica e stiamo esaminando anche altre opzioni per ulteriori restrizioni sui viaggi non essenziali perché la situazione internazionale sta diventando più instabile”, ha dichiarato Donnelly alla emittente radiofonica “Rte”.