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Comunità Montana Monti Lattari: verso uno sviluppo territoriale integrato

Comunità Montana Monti Lattari: verso uno sviluppo territoriale integrato

K metro 0 – Salerno – La Comunità Montana Monti Lattari (Amalfitano-Sorrentina) ha avviato per i territori dei propri Comuni di appartenenza (Agerola, Tramonti, Sant’Egidio del Monte Albino, Corbara, Scala, Pimonte, Lettere, Casola) una concertazione sovracomunale per lo sviluppo territoriale integrato, adottando, al riguardo, un primo atto di indirizzo. L’ispirazione di fondo dei primi contenuti

K metro 0 – Salerno – La Comunità Montana Monti Lattari (Amalfitano-Sorrentina) ha avviato per i territori dei propri Comuni di appartenenza (Agerola, Tramonti, Sant’Egidio del Monte Albino, Corbara, Scala, Pimonte, Lettere, Casola) una concertazione sovracomunale per lo sviluppo territoriale integrato, adottando, al riguardo, un primo atto di indirizzo.

L’ispirazione di fondo dei primi contenuti resta il quadro di sostegno finanziario europeo, troppe volte, purtroppo, disatteso dalle Amministrazioni per carenza di progettualità. L’obiettivo, secondo la Giunta Esecutiva alla guida dell’Ente montano (Mansi Luigi, Giordano Giuseppe e Maurizio Fusco), è di avvalersi di uno strumento concertativo di conio, piuttosto, recente nella regolamentazione europea dell’Unione, gli: Investimenti territoriali Integrati. La previsione normativa (art.36), infatti, consente di intervenire “su un perimetro territoriale definito in funzione di specifici obiettivi da raggiungere, permettendo di integrare priorità appartenenti ad obiettivi strategici di diversa natura ed offrendo la possibilità di far leva anche su fondi differenti e di incrociare la potenzialità di più di un programma”. Grazie ad intese tra i propri Comuni si mira a convenire politiche pubbliche innanzitutto di coesione, in virtù delle quali diventa imperativo categorico fare rete in ogni settore di intervento, sia materiale (infrastrutture e strutture) e sia immateriale (educazione, istruzione e divulgazione in senso lato). Ora la parola passa ai singoli Comuni, ai quali spetta interagire costantemente con l’Ente capofila per la raccolta della progettualità esistente e per l’avvio di un’elaborazione d’insieme dello sviluppo che si intende pianificare per gli anni a venire.

I sindaci sicuramente non sprecheranno l’opportunità di attivare le risorse finanziarie che un obiettivo similare può garantire, tanto più in un periodo in cui le risorse finanziarie pubbliche stentano a reperirsi, per le note vicende nazionali ed internazionali che caratterizzano il periodo storico che si sta vivendo.

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