K metro 0 – Madrid – Il governo spagnolo sta attualmente negoziando con quello britannico per escludere le isole – Baleari e Canarie – dalla lista dei luoghi dai quali i viaggiatori devono sottoporsi a quarantena entrando nel Regno Unito, limitando quindi la misura agli arrivi dalla sola Spagna continentale. La decisione del Regno Unito di imporre
K metro 0 – Madrid – Il governo spagnolo sta attualmente negoziando con quello britannico per escludere le isole – Baleari e Canarie – dalla lista dei luoghi dai quali i viaggiatori devono sottoporsi a quarantena entrando nel Regno Unito, limitando quindi la misura agli arrivi dalla sola Spagna continentale.
La decisione del Regno Unito di imporre una quarantena ai viaggiatori e la conseguente cancellazione in parte dei loro viaggi, rappresenta un duro colpo per la Spagna in un’estate che era già al minimo. Le regioni che dipendono dal turismo britannico sono esplose e danno la colpa alla Catalogna per la situazione.
Il governo britannico aggiungerà così ulteriore pressione alla già provata industria turistica spagnola, che genera il 12% del Pil nazionale. Infatti, il mercato inglese è la più grande risorsa turistica per la Spagna, seguito da tedeschi e francesi. Nel 2019, oltre 18 milioni di viaggiatori dal Regno Unito hanno visitato il paese, spendendo 17.986 milioni di euro, secondo i dati INE. Intanto, le quattro comunità dipendenti dal turismo britannico non nascondono la loro irritazione per la “gestione disastrosa del coronavirus in Catalogna”. In questa circostanza, i presidenti dell’Andalusia, Juanma Moreno; Comunità Valenciana, Ximo Puig; Baleares, Francina Armengol; e le Isole Canarie, Ángel Víctor Torres, hanno chiesto nelle ultime ore al Ministero della Salute di portare ordine e fare chiarezza sulla situazione in Catalogna. I quattro leader hanno deciso di riunirsi e porteranno venerdì una proposta congiunta alla Conferenza dei presidenti autonomi che il premier Pedro Sánchez ha convocato a La Rioja.
Secondo la stampa Iberica, i politici andalusi descrivono come “un’enorme ingiustizia che tutti noi paghiamo per la pessima gestione della salute e della prevenzione in Catalogna, da un governo indipendente che non ha fatto i compiti, in cui i dirigenti passano la giornata a parlare di autodeterminazione e autogoverno”.
Il ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, aveva difeso la scelta del ministero dei Trasporti. “I dati arrivati dalla Spagna venerdì ci hanno mostrato un forte aumento dei casi nel Paese e abbiamo preso una decisione il più velocemente possibile, il rischio è una potenziale seconda ondata e un altro lockdown”, ha spiegato Raab in un’intervista a Sky News. Il ministro ha definito la misura “fastidiosa” ma necessaria e “mirata”.