K metro 0 – Varsavia – I ministri degli Esteri di Ucraina, Polonia e Lituania hanno annunciato la creazione di una nuova piattaforma trilaterale di cooperazione politica, economica e sociale a cui hanno dato il nome di Triangolo di Lublino, tratto dal nome dell’omonima città polacca orientale dove è avvenuto quest’oggi l’incontro. Il ministro degli
K metro 0 – Varsavia – I ministri degli Esteri di Ucraina, Polonia e Lituania hanno annunciato la creazione di una nuova piattaforma trilaterale di cooperazione politica, economica e sociale a cui hanno dato il nome di Triangolo di Lublino, tratto dal nome dell’omonima città polacca orientale dove è avvenuto quest’oggi l’incontro. Il ministro degli Esteri polacco Jacek Czaputowicz ha ospitato i colloqui cui hanno partecipato anche i suoi omologhi di Lituania, Linas Linkevicius e Ucraina, Dmytro Kuleba.
Le diplomazie di Varsavia, Kiev e Vilnius hanno stabilito di organizzare incontri periodici, oltre a quelli che normalmente avvengono a margine di riunioni multilaterali. Hanno inoltre concordato di organizzare consultazioni di alto livello tra i funzionari dei rispettivi ministeri degli Esteri e di creare dei referenti di collegamento all’interno degli stessi.
Il Triangolo di Lubino ha inoltre lo scopo di consolidare le relazioni dei tre paesi con l’Unione Europea e con la NATO. A tal proposito, mentre la Polonia e la Lituania sono già membri sia dell’Ue sia della NATO, l’Ucraina aspira ad aderire ad entrambe le organizzazioni, con il forte sostegno dei suoi due vicini.
In una dichiarazione congiunta – come riporta l’Associated Press – i ministri dei tre stati confinanti hanno evidenziato le minacce alla sicurezza della regione e hanno condannato l’aggressione della Russia nell’Ucraina orientale, invitando Mosca a rispettare i confini e il territorio dell’Ucraina.
I paesi hanno inoltre promesso di unire le loro forze alla lotta contro la pandemia di Coronavirus, con riferimento ad una eventuale seconda ondata di contagi: Czaputowicz ha suggerito che la chiusura dei confini potrebbe non essere utilizzata in futuro per prevenire la diffusione del coronavirus.
“Viviamo in un mondo di interdipendenza – ha affermato il polacco Czaputowicz in una conferenza stampa a seguito dei colloqui – dobbiamo collaborare e speriamo che tali passi radicali, come rendere impossibile i viaggi nei nostri paesi, non vengano attuati”.