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Altilia, Covid-19: si alla prevenzione no all’allarmismo

Altilia, Covid-19: si alla prevenzione no all’allarmismo

K metro 0 – Cosenza – Si è diffusa mercoledì la notizia sulla positività al Covid 19 di un uomo residente nel comune di Altilia, creando subito un allarme ingiustificato. Non solo, ancora prima che il Sindaco della cittadina venisse informato dagli uffici Asp, la notizia è subito apparsa su alcune testate giornalistiche online. «Il

K metro 0 – Cosenza – Si è diffusa mercoledì la notizia sulla positività al Covid 19 di un uomo residente nel comune di Altilia, creando subito un allarme ingiustificato. Non solo, ancora prima che il Sindaco della cittadina venisse informato dagli uffici Asp, la notizia è subito apparsa su alcune testate giornalistiche online.

«Il nostro Comune – ha dichiarato il Sindaco De Rose – è restato fuori dai contagi fino ad ora per la massima attenzione dell’amministrazione che ha fornito i dispostivi necessari alla prevenzione del contagio, e alla chiusura di tutte quelle attività che potessero creare assembramenti. La cittadinanza ha osservato alla lettera le ordinanze». L’eventuale preoccupazione per una diffusione del contagio però può dirsi rientrata. «Con mia moglie, – dichiara Antonio – ci siamo sottoposti circa dieci giorni fa a un test sierologico nel Comune di Belsito, l’esito per me è stato che gli IgG erano positivi e gli IgM erano negativi. Quindi la malattia l’avevo avuta e successivamente scomparsa. Per essere sicuro e per il lavoro che svolgo, entrando in contatto con persone, per coscienza, abbiamo fatto il tampone all’Usca di Rogliano. Mia moglie è risultata negativa, mentre per me risulta una leggerissima carica batterica che tra l’altro mi è stato spiegato non essere nemmeno infettiva: sarebbe quindi uno strascico finale del Covid. Tutto questo è nato, e lo voglio rimarcare, perché nel mese di marzo, mia moglie e il mio figlioletto che aveva tre mesi, hanno avuto una brutta influenza. Dopo il 15 dello stesso mese, ho avuto decimi di febbre, nient’altro. A questo punto ho attivato i canali segnalati per eventuali sospetti sul coronavirus, prima formulando il 1500, poi telefonando in ospedale a Cosenza ma non mi hanno dato credito.  Sono arrabbiatissimo: quando avevamo bisogno non siamo stati considerati, mentre oggi si è scatenata la caccia all’untore, trattato come un appestato. Per fortuna, per caso, non so come definire la situazione, sono qui a poter raccontare i fatti», ha dichiarato al Quotidiano La Voce.

Intanto alla luce dei fatti, il primo cittadino ha colto l’occasione per ringraziare la dirigenza dell’Asp e gli operatori sanitari giunti ad Altilia per effettuare rapidamente i tamponi, a causa della positività “leggera” al Covid di un cittadino.

«Un ringraziamento doveroso – ha concluso De Rose – va al dottor Mario Marino direttore del dipartimento di Prevenzione Igiene e Salute pubblica dell’Asp di Cosenza, per la sua sensibilità nell’avere voluto essere presente unitamente a una squadra di operatori sanitari e a un altro medico per effettuare i tamponi ai quali cittadini si sono volontariamente sottoposti. Come ente locale continueremo ad adottare ogni iniziativa utile per far sì che i cittadini osservino le normative vigenti, soprattutto utilizzando le mascherine nei luoghi chiusi, evitando gli assembramenti ed entrando nei luoghi pubblici uno per volta. Sulle disposizioni anticovid, siamo stati scrupolosi con azioni rigorose alla presenza del vigile urbano, e quando è stato necessario coinvolgendo anche i carabinieri della Stazione di Grimaldi che hanno garantito una presenza costante sul territorio. L’augurio che formuliamo è che i nostri concittadini possano continuare a osservare le norme per garantire quella serenità necessaria alla comunità tutta, soprattutto affinché si evitino contagi al Covid».

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Patrizia Grandi
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