K metro 0 – Mosca – Il presidente russo Vladimir Putin ha nominato un nuovo governatore ad interim – il legislatore Mikhail Degtyaryov – nella regione di Khabarovsk, posizionata nell’estremo oriente russo, dove decine di migliaia di persone proseguono da giorni l’imponente protesta dopo l’arresto dell’ex governatore Sergei Furgal, avvenuta dello scorso 9 luglio, con
K metro 0 – Mosca – Il presidente russo Vladimir Putin ha nominato un nuovo governatore ad interim – il legislatore Mikhail Degtyaryov – nella regione di Khabarovsk, posizionata nell’estremo oriente russo, dove decine di migliaia di persone proseguono da giorni l’imponente protesta dopo l’arresto dell’ex governatore Sergei Furgal, avvenuta dello scorso 9 luglio, con l’accusa di coinvolgimento in molteplici omicidi nel 2004 e nel 2005. Lo stesso era stato prontamente portato a Mosca e messo in custodia per due mesi, in attesa di indagini e potenziale processo.
Il presidente Putin ieri ha ufficialmente “licenziato” Furgal dal suo incarico – al quale era legato dal 2018, dopo aver battuto un candidato dal partito di Putin – e nominando Degtyaryov, membro dell’ultra-nazionalista Partito Democratico Liberale (LDPR), così come lo era lo stesso Furgal. Il LDPR pur essendo un partito di opposizione è generalmente considerato, dall’opinione pubblica russa, filo-governativo e leale al Cremlino.
La Commissione elettorale russa – come riportato dall’Associated Press – ha affermato nei giorni scorsi che ci sarà un nuovo voto regionale per eleggere un nuovo governatore nel settembre 2021. Parlando con Putin in una videoconferenza, Degtyaryov lo ha ringraziato “per la fiducia” e ha detto che era pronto a volare “immediatamente” a Khabarovsk, una città a 3.800 miglia a est di Mosca.
Degtyaryov, 39 anni, “è un buon comunicatore e un personaggio piuttosto carismatico. Anche la sua appartenenza al Partito Democratico Liberale parla a suo favore. Le persone possono percepire la sua nomina come prova del fatto che il Cremlino prende in considerazione la loro opinione”, ha dichiarato l’analista politico – vicino al presidente Putin – Abbas Gallyamov in un post di Facebook.
Intanto, malgrado il divieto a manifestare imposto dalla polizia russa, prosegue incessante la grande manifestazione popolare, composta da molte famiglie giovani: “processo giusto per Furgal!” e ancora “Via da Mosca!” sono le parole d’ordine maggiormente gridate. Molti analisti sostengono che un tale numero di manifestanti non si era mai visto neppure in occasione dei partecipatissimi cortei del 9 maggio in ricordo della vittoria sul nazismo.