K metro 0 – Bruxelles – “Rutte è troppo duro con l’Italia, per me il problema principale è che non ha veramente imparato la lezione della crisi di 10 anni fa” e vuole andare avanti con la stessa “agenda di austerity che ha aggravato quella crisi”. A parlare così con l’Adnkronos, mentre è in corso
K metro 0 – Bruxelles – “Rutte è troppo duro con l’Italia, per me il problema principale è che non ha veramente imparato la lezione della crisi di 10 anni fa” e vuole andare avanti con la stessa “agenda di austerity che ha aggravato quella crisi”. A parlare così con l’Adnkronos, mentre è in corso un durissimo negoziato a Bruxelles sul Recovery Fund, con l’Olanda agguerritissima contro l’Italia, è Bas Eickhout, europarlamentare della Sinistra Verde olandese.
“Quello che vediamo è che molti Paesi hanno capito la gravità di questa crisi e la necessità di seri programmi di investimento, anche la Germania lo ha capito – sottolinea Eickhout – Ma non Rutte, perché lui è il classico liberale ortodosso, lo è sempre stato, e l’economia non è certo la sua parte migliore”, nel senso che la sua visione è che lo Stato debba avere un ruolo ridotto e dovrebbe indebitarsi il meno possibile, esattamente l’opposto di quello che servirebbe dinanzi alla crisi provocata dal coronavirus.
A queste sue posizioni ultraortodosse si aggiunge la campagna elettorale in vista del voto in Olanda del prossimo anno, sottolinea l’europarlamentare: “Già da tempo il premier aveva indurito i toni, anche per coprirsi a destra con i populisti, e adesso è difficile tornare indietro. Il Recovery fund è diventato un tema elettorale e questo spiega la durezza dei toni”.
Ma ci si può fidare dell’Italia? “Anche questo fa parte del problema, dell’atteggiamento di Rutte. Ma sicuramente questo governo è meglio di quello precedente, che era un vero disastro – sostiene Eickhout – Certo mi piacerebbe vedere un programma di investimenti più green, anche per prepararsi alla prossima crisi, che sarà quella climatica”.