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Apple: il tribunale Ue annulla la richiesta da 13 miliardi di Bruxelles

Apple: il tribunale Ue annulla la richiesta da 13 miliardi di Bruxelles

K metro 0 – Strasburgo – Oggi il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione delle Commissione Ue su imposte arretrate irlandesi a favore di Apple. Nella sentenza si legge che il Tribunale annulla la decisione in questione perché la Commissione non è riuscita a dimostrare in modo giuridicamente corretto l’esistenza di un vantaggio anticoncorrenziale

K metro 0 – Strasburgo – Oggi il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione delle Commissione Ue su imposte arretrate irlandesi a favore di Apple. Nella sentenza si legge che il Tribunale annulla la decisione in questione perché la Commissione non è riuscita a dimostrare in modo giuridicamente corretto l’esistenza di un vantaggio anticoncorrenziale ai sensi dell’Articolo 107. Nello specifico si tratta di presunti aiuti illegali, sotto forma di 13 miliardi in sconti fiscali concessi dallo Stato, che Apple deve restituire al governo irlandese.

Quattro anni fa, la Commissione europea ha affermato che Apple ha beneficiato di aiuti di Stato illegali attraverso due sentenze fiscali irlandesi che hanno ridotto artificialmente il proprio onere fiscale per oltre due decenni fino allo 0,005% nel 2014.

Per il Tribunale la Commissione avrebbe dovuto dimostrare che il reddito rappresentava il valore delle attività realmente portate avanti dalle filiali irlandesi. Inoltre la Commissione non è riuscita a dimostrare errori metodologici nel tax ruling contestato che avrebbe portato ad una riduzione dei profitti di Apple in Irlanda.

La sconfitta per il commissario europeo alla concorrenza, Margrethe Vestager, potrebbe indebolire o ritardare i casi pendenti contro gli accordi di Ikea e Nike con i Paesi Bassi, nonché l’accordo di Huhtamaki con il Lussemburgo.

Vestager, che ha reso la repressione fiscale il fulcro della sua permanenza in carica, l’anno scorso ha visto la stessa corte rovesciare la sua richiesta a Starbucks di pagare fino a 30 milioni di euro di imposte arretrate olandesi. In un altro caso, la corte ha anche respinto la sua sentenza contro un regime fiscale belga per 39 multinazionali.

Dublino ha presentato ricorso contro l’ordine della Commissione insieme ad Apple perché voleva proteggere un regime fiscale basso che ha attratto 250.000 dipendenti multinazionali.

Tuttavia, è probabile che il governo debba affrontare forti critiche da parte dei partiti di opposizione per non aver preso i soldi, che potrebbero coprire almeno la metà di una previsione di deficit di bilancio destinata a salire fino al 10% del PIL quest’anno.

Dal canto suo Apple ha dichiarato nella giornata di oggi di essere lieto che la seconda corte europea abbia respinto un ordine dell’UE al produttore di iPhone di pagare 13 miliardi di euro in imposte arretrate irlandesi e ha affermato: “Questo caso non riguardava la quantità di tasse che paghiamo, ma dove siamo tenuti a pagarle. Siamo orgogliosi di essere i più grandi contribuenti al mondo poiché conosciamo l’importante ruolo che i pagamenti delle tasse svolgono nella società”.

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