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Ue, Hong Kong: al vaglio misure contro la Cina

Ue, Hong Kong: al vaglio misure contro la Cina

K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea sta predisponendo misure significative contro la Cina, come conseguenza alla nuova legge sulla sicurezza che Pechino ha imposto a Hong Kong. Questo è quanto ha espresso il capo della politica estera europea, Josep Borrell in una conferenza stampa dopo un meeting con i ministri degli esteri degli

K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea sta predisponendo misure significative contro la Cina, come conseguenza alla nuova legge sulla sicurezza che Pechino ha imposto a Hong Kong. Questo è quanto ha espresso il capo della politica estera europea, Josep Borrell in una conferenza stampa dopo un meeting con i ministri degli esteri degli stati membri.

La diplomazia europea ha però sottolineato – come riportato da Reuters – che gli interventi non comporteranno sanzioni economiche.

L’Unione europea ha più volte, nelle ultime settimane, denunciato la decisione del Parlamento cinese di approvare la legislazione sulla sicurezza nazionale per l’ex colonia britannica di Hong Kong, nonostante le proteste internazionali.

I diplomatici europei – riporta sempre l’agenzia Reuters – hanno affermato che vi è stato un ampio consenso e sostegno da parte degli Stati dell’Ue per alcune azioni, ma molteplici voci discordi sono invece pervenute dai più vicini partner commerciali della Cina in Europa, come l’Ungheria e la Grecia.

In Ue si sono ad oggi delineate essenzialmente due linee: da una parte quella del presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, la quale a giugno aveva avvertito di “conseguenze molto negative” per Pechino nel perseverare con le dure repressioni nei confronti di Hong Kong; dall’altra, appunto, quella di Borrell, che – tenendo conto dei pareri dei ministri degli esteri Ue, dopo l’incontro odierno – ha sintetizzato una posizione più “morbida”, sia tenendo conto di eventuali ripercussioni commerciali, sia auspicando l’apertura di un varco diplomatico Europa-Cina.

“Oggi abbiamo concordato di sviluppare una risposta coordinata dell’Unione europea – ha riportato Borrell in una conferenza stampa post-incontro con i ministri Ue – per mostrare il sostegno all’autonomia e alla società civile di Hong Kong”. Tra le possibile misureo, vi è quella di applicare il divieto, da parte europea, di esportare ad Hong Kong tecnologia avanzata – hardware e software – che potrebbe essere potenzialmente impiegata per reprimere le proteste della popolazione locale.

La posizione del cancelliere tedesco Angela Merkel è quella di una maggior cautela, a cui fanno eco anche le dichiarazioni del premier italiano Giuseppe Conte: pur concordando con Borrell, la Merkel mette comunque in guardia da una possibile e rischiosa rottura del dialogo con la Cina. Partner strategico per l’Unione europea intera.

Intanto, quest’oggi a Hong Kong sono state emesse regole più stringenti in termini di distanziamento anti-COVID: una più rigida regolazione degli assembramenti che vieta quelli superiori a 4 persone – dalle 50 persone previste precedentemente – in un paese da tempo attraversato da grandi manifestazioni politiche di protesta. Lo stesso numero di persone sarà consentito come occupante di uno stesso tavolo nei locali pubblici. Verranno inoltre chiuse palestre e altre attività simili.

Solo oggi, l’ex colonia britannica ha registrato 41 contagi su una popolazione di circa 7,5 milioni di abitanti.

In una conferenza stampa tenuta stamani, l’attuale capo dell’esecutivo di Hong Kong Carrie Lam, ha confermato che le nuove misure entreranno in vigore mercoledì.

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Daniele Sireus
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