K metro 0 – Artico – Circa 45 tonnellate di carburante utilizzate per aviazione, sono fuoriusciti ieri nell’Artide russo da una conduttura depressurizzata gestita dalla Norilsktransgaz, una società controllata dal gigante minerario russo Nornickel. L’azienda ha avvertito il governo e le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza. Lo riporta il Moscow Times citando
K metro 0 – Artico – Circa 45 tonnellate di carburante utilizzate per aviazione, sono fuoriusciti ieri nell’Artide russo da una conduttura depressurizzata gestita dalla Norilsktransgaz, una società controllata dal gigante minerario russo Nornickel.
L’azienda ha avvertito il governo e le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza. Lo riporta il Moscow Times citando la stessa Norilsktransgaz, secondo cui l’incidente che ha provocato la fuoriuscita di carburante durata 15 minuti è avvenuto nei pressi della località di Tukhard, nella Siberia settentrionale. Il paese si trova vicino al fiume Bolshaya Kheta, un affluente del fiume Yenisei, che sfocia nel Mar Glaciale Artico. A fine maggio un altro incidente è avvenuto vicino alla città di Norilsk in una centrale idroelettrica della Norilsk-Taymyr Energy Company, anch’essa controllata dalla Nornickel: un serbatoio di carburante è crollato riversando oltre 21.000 tonnellate di gasolio nel fiume Ambarnaya, nell’Artide russo.
Intanto, i cambiamenti climatici stanno riscaldando la Russia a un ritmo più del doppio della media globale, sciogliendo quello che una volta era permanentemente ghiacciato nella tundra artica. La Russia, il quarto emettitore di gas a effetto serra più grande al mondo, con un’economia fortemente dipendente da petrolio e gas, non è stata sufficientemente rapida nel prendere provvedimenti per ridurre le sue emissioni di carbonio.
Il governo Russo, ha incaricato l’Osservatorio di Voeikov, diretto da Kattsov, di prevedere gli effetti del cambiamento climatico in tutta la Russia. Kattsov contribuisce inoltre a fornire regolarmente alle commissioni preposte del governo e al gruppo intergovernativo di Nazioni Unite documenti sui cambiamenti climatici (IPCC). L’osservatorio sviluppa modelli fisico-matematici del cambiamento climatico previsto in Russia, utilizzando supercomputer e dati meteorologici raccolti attraverso una rete di stazioni in tutto il paese.