K metro 0 – Sydney – Il confine tra i due Stati più popolati dell’Australia verrà chiuso a partire da domani per un periodo indefinito, mentre le autorità tentano di contenere un focolaio di coronavirus scoppiato nella città di Melbourne, riporta la Reuters. In Australia le autorità sanitarie hanno definito “potenzialmente esplosivo” il focolaio in
K metro 0 – Sydney – Il confine tra i due Stati più popolati dell’Australia verrà chiuso a partire da domani per un periodo indefinito, mentre le autorità tentano di contenere un focolaio di coronavirus scoppiato nella città di Melbourne, riporta la Reuters.
In Australia le autorità sanitarie hanno definito “potenzialmente esplosivo” il focolaio in nove torri di edilizia popolare a Melbourne: 3mila persone vi sono state confinate a causa delle molte infezioni. La speranza delle autorità è fermare il contagio prima di dover mettere in lockdown tutta la città. Nello Stato di Victoria i casi attivi sono 543, nel Paese 8.500 con 104 morti.
La decisione annunciata oggi segna la prima chiusura del confine tra lo Stato di Victoria e il Nuovo Galles del Sud in 100 anni. Le autorità hanno vietato gli spostamenti tra i due Stati l’ultima volta nel 1919, durante la pandemia di influenza spagnola. La premier del Nuovo Galles del Sud Gladys Berejiklian ha detto che non c’è una data per la riapertura del confine, che sarà pattugliato dalle forze militari per prevenire attraversamenti illegali a partire da domani, un minuto prima dello scattare della mezzanotte locale.
Il numero di casi di Coronavirus nella capitale dello Stato di Victoria, Melbourne, è aumentato negli ultimi giorni, spingendo le autorità a imporre severe regole di distanziamento sociale in 30 sobborghi e porre nove edifici popolari in totale lockdown.
Nello stato si sono registrati 127 nuovi casi di Covid-19, il maggiore aumento giornaliero dall’inizio della pandemia. Sono state registrate inoltre due vittime, le prime a livello nazionale da oltre due settimane, che portano il totale a 106 decessi.
La scorsa settimana il Paese ha riportato una media giornaliera di 109 casi contro gli appena 9 casi al giorno della prima settimana di giugno.