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Usa. Festa Indipendenza, Trump: no al “cancel culture”

Usa. Festa Indipendenza, Trump: no al “cancel culture”

K metro 0 – South Dakota – Circa 7.500 persone sono accorse questa mattina a Mount Rushmore, in South Dakota, per ascoltare il presidente Donald Trump in occasione delle celebrazioni per la festa nazionale dell’Indipendenza. L’organizzazione, non curandosi dell’emergenza Coronavirus – ancora preponderante negli USA, con i suoi circa 2,8 milioni di contagiati e i

K metro 0 – South Dakota – Circa 7.500 persone sono accorse questa mattina a Mount Rushmore, in South Dakota, per ascoltare il presidente Donald Trump in occasione delle celebrazioni per la festa nazionale dell’Indipendenza. L’organizzazione, non curandosi dell’emergenza Coronavirus – ancora preponderante negli USA, con i suoi circa 2,8 milioni di contagiati e i 129 mila morti – non ha imposto ai partecipanti di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento sociale.

Trump ha concentrato il suo lungo discorso essenzialmente su due tematiche: ha attaccato in modo insistente i democratici e condannato duramente coloro che vogliono “cancellare la storia degli Stati Uniti, smantellare il Monte Rushmore e dividere il Paese”. Quest’ultimo fa naturalmente riferimento al movimento Black Lives Matter, protagonista delle proteste e delle violenze che hanno infiammato gli USA (e non solo) nelle ultime settimane, esortando all’abbattimento di tutte quelle statue che rappresentino forme di “suprematismo bianco”.

Il tycoon, con spirito provocatorio, ha annunciato la volontà di emanare rapidamente un decreto per la costruzione di un nuovo monumento in omaggio dei grandi eroi americani della storia, suprematisti o meno che siano. “No al razzismo, neanche quello al contrario però”, ha evidenziato Trump, finendo per suscitare approvazione tra i suoi sostenitori e ancora più accese polemiche tra i contestatori. Disordini in mattinata, si sono registrati già prima dell’arrivo del Presidente USA: i manifestanti, fra cui anche molti nativi americani, hanno bloccato una delle vie principali per l’accesso al Monte Rushmore, obbligando così la Guardia Nazionale ad intervenire.

Intanto, dieci manifestazioni si terranno oggi a Washington in occasione della Festa dell’Indipendenza americana. Gli occhi degli osservatori saranno concentrati sulla quella della campagna ‘Black Lives Matter’ che chiede giustizia per George Floyd, l’afroamericano ucciso a Minneapolis durante un fermo di polizia. La marcia in onore di Floyd prenderà il via alle 9.30 dal memoriale di Martin Luther King e si concluderà davanti al Washington Monument. Gli organizzatori hanno invitato tutti i partecipanti ad indossare la mascherina “perché non vogliamo mettere in pericolo più vite di quante già lo sono”.

Nel frattempo, la cronaca riporta che un bambino di otto anni è morto ed altre persone sono rimaste ferite in una sparatoria in un centro commerciale di Hoover, in Alabama. Ne ha dato notizia la polizia, secondo cui diversi colpi d’arma da fuoco sono stati sparati vicino alla food hall del Riverchase Galleria. Oltre al bambino sono rimasti feriti una ragazzina e due adulti. Indagini sono in corso per individuare i responsabili ed accertare il movente.

L’Alabama è uno stato sud-orientale degli Stati Uniti e ospita importanti monumenti legati al Movimento per i diritti civili negli USA. La 16th Street Baptist Church della città di Birmingham, ora un museo, fu una sede delle proteste degli anni ’60. A Montgomery, capitale dello stato, si trovano la chiesa di Martin Luther King e il Rosa Parks Museum, dedicato all’attivista.

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Daniele Sireus
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