K metro 0 – Adnkronos – Washington – Facebook ha annunciato la rimozione di centinaia di account di gruppi riconducibili al movimento anti sistema di estrema destra ‘boogaloo’, recentemente coinvolto in violenze e provocazioni durante le manifestazioni antirazziste negli Stati Uniti. Il provvedimento ha colpito 220 account, 400 gruppi e 100 pagine su Facebook, mentre da Instagram
K metro 0 – Adnkronos – Washington – Facebook ha annunciato la rimozione di centinaia di account di gruppi riconducibili al movimento anti sistema di estrema destra ‘boogaloo’, recentemente coinvolto in violenze e provocazioni durante le manifestazioni antirazziste negli Stati Uniti. Il provvedimento ha colpito 220 account, 400 gruppi e 100 pagine su Facebook, mentre da Instagram sono stati rimossi 95 account, 28 pagine e 106 gruppi i cui contenuti sono stati ritenuti pericolosi e violenti.
“Questa rete appare distribuita in varie località” degli Stati Uniti e le persone che ne fanno parte “interagiscono fra loro sulla nostra piattaforma”, si legge in un post di Facebook . Il movimento “promuove attivamente la violenza contro civili, poliziotti, funzionari e istituzioni“, aggiunge la compagnia, sottolineando che il movimento boogaloo rientra nella categoria delle organizzazioni che Facebook considera pericolose.
Secondo l’Anti Defamation League, storica associazione antirazzista ebraico americana, la galassia boogaloo riunisce attivisti per le armi, suprematisti bianchi e altri gruppi di estrema destra in vista di una futura guerra civile contro il governo. Il nome nasce da un film del 1984: “Breaking 2: Electric Boogaloo”. Molti aderenti si presentano in pubblico armati di tutto punto con indosso camicie hawaiane. L’Fbi ha recentemente arrestato membri del movimento, fra cui il sergente dell’aviazione Steven Carrillo, accusato dell’uccisione dell’agente federale Dave Patrick Underwood, a Oakland, in California. Su Facebook Carrillo esortava altri ‘boogaloo’ ad approfittare delle manifestazioni anti razziste per lanciare attacchi contro i poliziotti.
Facebook afferma di aver monitorato il movimento fin dal 2012 e di aver “seguito con attenzione il suo sviluppo” sin dal 2019. Prima delle rimozioni annunciate oggi, la compagnia aveva cancellato 800 post collegati al movimento negli ultimi due mesi, a causa dei contenuti violenti.