K metro 0 – Varsavia – Lo spoglio effettivo delle schede elettorali delle presidenziali in Polonia conferma la vittoria del presidente uscente conservatore Andrzej Duda che però non raggiungere il 50% dei voti per evitare il ballottaggio del 12 luglio. La Commissione elettorale nazionale ha già fornito dati provenienti da quasi tutti i collegi elettorali. Il 45,24 percento
K metro 0 – Varsavia – Lo spoglio effettivo delle schede elettorali delle presidenziali in Polonia conferma la vittoria del presidente uscente conservatore Andrzej Duda che però non raggiungere il 50% dei voti per evitare il ballottaggio del 12 luglio.
La Commissione elettorale nazionale ha già fornito dati provenienti da quasi tutti i collegi elettorali. Il 45,24 percento ha votato Andrzej Duda al primo turno. elettori. Duda ha potuto beneficiare del massimo sostegno in quattro Comuni, situati nella regione di Podkarpackie e Lublin,dove ha ricevuto oltre l’80%. tutti i voti espressi. Secondo le ultime aggiornamenti, il presidente Andrzej Duda ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali con il 45,24 per cento dei voti. Rafał Trzaskowski è arrivato secondo con il 28,92 percento dei voti e Szymon Hołownia terzo, con il 13,69 percento dei voti. I successivi risultati furono ottenuti da Krzysztof Bosak , che vinse il 6,79 percento dei voti, Władysław Kosiniak-Kamysz – 2,46 percento e Robert Biedroń – 2,12 percento. I restanti candidati hanno ottenuto meno dello 0,3 percento dei voti.
I risultati definitivi saranno annunciati mercoledì prossimo. Si profila quindi un ballottaggio tra due settimane che segnerà lo scontro tra le due Polonie, euroscettica, rurale, tradizionalista e nazionalista che ha sostenuto l’ascesa del Pis, e quella europeista, urbana, sempre più preoccupata per lo scontro con Bruxelles, per lo stato di diritto e dall’aperta campagna omofoba condotta da Duda, rappresentata dal sindaco di Varsavia. E dagli altri candidati liberali, come il terzo arrivato ieri, Szymon Hołownia, i cui voti il 12 luglio potrebbero confluire su Trzaskowski.