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Sicilia, il limone dell’Etna verso la registrazione Igp

Sicilia, il limone dell’Etna verso la registrazione Igp

K metro 0 – Regione Sicilia – Un altro prodotto, che fa parte delle eccellenze gastronomiche e alimentari d’Italia, sta per ottenere il riconoscimento definitivo da parte dell’Unione europea come nuova Igp. L’Indicazione Geografica Protetta, nota con l’acronimo IGP, indica un marchio di origine che viene attribuito dall’Unione Europea a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità,

K metro 0 – Regione Sicilia – Un altro prodotto, che fa parte delle eccellenze gastronomiche e alimentari d’Italia, sta per ottenere il riconoscimento definitivo da parte dell’Unione europea come nuova Igp.

L’Indicazione Geografica Protetta, nota con l’acronimo IGP, indica un marchio di origine che viene attribuito dall’Unione Europea a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un’altra caratteristica dipende dall’origine geografica, e la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avviene in zona geografica ben determinata. Ora, come regola, si attendono i 3 mesi per eventuali opposizioni.

Dopo che si otterrà il riconoscimento ufficiale il Limone dell’Etna, ossia, quei limoni coltivati nell’area lungo la fascia costiera etnea, nella zona compresa tra il fiume Alcantara a nord, e il confine settentrionale del comune di Catania, sarà tutelato contro imitazioni e falsi. E’ lavorato e prodotto da oltre due secoli nelle aree ai bordi dell’Etna, la zona geografica di coltivazione è circoscritta nella provincia di Catania e comprende i seguenti Comuni: Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Mascali, Piedimonte Etneo, Riposto, Santa Venerina, San Gregorio di Catania, Valverde, Zafferana Etnea.

La Commissione europea ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue la domanda di registrazione della futura IGP, il cui testo ufficiale mette in evidenza che: “il legame che il prodotto ha con il territorio è l’elemento determinante per la sua differenziazione e si basa sulle caratteristiche qualitative dei frutti. Una qualità – precisa – da attribuire allo sviluppo e alla maturazione del limone in un ambiente pedoclimatico molto specifico con suoli di matrice vulcanica, tipici delle aree prossime al vulcano Etna e dal clima mitigato dal mare“.

Se allo scadere dei tre mesi e se nessuno avrà sollevato riserve, sua maestà il Limone dell’Etna, sarà iscritto nel Registro europeo delle Denominazioni d’origine e Indicazioni geografiche (Dop-Igp) e Specialità tradizionali garantite (Stg) di cui l’Italia è esponenti di punta in Europa.

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