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Covid-19: Usa e Brasile sempre più in crisi

Covid-19: Usa e Brasile sempre più in crisi

K metro 0 – Washington – Sono oltre 9 milioni i casi di Covid-19 e 472.000 i decessi registrati finora nel mondo, stando all’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University. In dettaglio, sono 9.098.643 i casi confermati, di cui 2.312.302 di casi accertati negli Stati Uniti e oltre 1,1 milione in Brasile. I decessi sono 472.171,

K metro 0 – Washington – Sono oltre 9 milioni i casi di Covid-19 e 472.000 i decessi registrati finora nel mondo, stando all’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University. In dettaglio, sono 9.098.643 i casi confermati, di cui 2.312.302 di casi accertati negli Stati Uniti e oltre 1,1 milione in Brasile. I decessi sono 472.171, di cui 120.402 negli Stati Uniti e 51.271 in Brasile.

Intanto, l’India registra altri 312 decessi e 14.933 nuovi contagi a causa della pandemia di coronavirus. Il bilancio ufficiale riportato dal Times of India parla di 440.215 casi con 14.011 morti nel gigante asiatico dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Le persone dichiarate guarite sono 248.189. L’India, con una popolazione di 1,3 miliardi di persone, è il quarto Paese al mondo per numero di contagi, dietro a Usa, Brasile e Russia.

Record di nuovi contagi in Bolivia, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.105 positivi. Lo riferisce il ministero della Sanità di Bogotà, aggiornando a 24.493 il totale dei positivi. Sale invece a 820 il numero delle persone che hanno perso la vita per complicanze legate all’infezione, 47 in più rispetto a ieri, come riferisce l’agenzia di stampa Abi. La regione maggiormente colpita dalla pandemia è quella di Santa Cruz, con 15.067 casi in totale, 568 nelle ultime 24 ore. Il ministro della Sanità Eidy Roca ha previsto che il picco della pandemia in Bolivia, dove si potrebbe raggiungere quota 130mila casi, si potrebbe registrare la prima settimana di settembre.

Sudafrica è il primo Paese africano a confermare più di 100.000 casi di Covid-19 dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Secondo i dati ufficiali riportati dai Centri di controllo e prevenzione delle malattie dell’Unione Africana (Cdc Africa), il Paese – con più di 59 milioni di abitanti – registra 101.590 contagi con 1.991 decessi. Sono invece 53.444 le persone guarite dopo aver contratto l’infezione.

Nonostante le misure adottate dal governo per contenere la diffusione del virus, nelle ultime due settimane – sottolineano i media locali – i casi si sono raddoppiati, passando da 50.000 a 100.000. Il Sudafrica aveva infatti raggiunto la soglia dei 50.000 casi l’8 giugno e in 14 giorni ha superato quota 100.000. Solo ieri i Cdc Africa hanno confermato più di 300.000 casi di coronavirus in tutto il continente, riporta l’Adnkronos.

Nel frattempo, Hong Kong registra un’altra vittima a causa della pandemia di coronavirus. Si tratta, secondo la Rthk, di un 72enne che il 4 giugno era risultato positivo ai test per il Covid-19 nonostante non mostrasse alcun sintomo. L’uomo, che il 10 giugno era stato trasferito in terapia intensiva per un repentino peggioramento delle sue condizioni, è morto nella notte al Prince of Wales Hospital ed è la sesta vittima del coronavirus a Hong Kong, dove domenica si era registrato il quinto decesso dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

La notizia della sesta vittima arriva dopo che ieri sono stati confermati 30 nuovi casi ‘importati’ di Covid-19 nell’ex colonia britannica, il dato più alto da oltre due mesi. Secondo il South China Morning Pos, infatti, mai si erano registrati tanti contagi in un solo giorno dal 3 aprile, quando vennero accertati 43 nuovi casi ‘importati’ e di trasmissione locale. A Hong Kong, ha riportato stamani l’agenzia ufficiale cinese Xinhua, sono in totale 1.161 i casi di coronavirus.

La Cina invece conferma 22 nuovi casi di coronavirus, 13 di trasmissione locale tutti a Pechino, e nove ‘importati’ o ‘di ritorno’. Nella capitale sono 249 i casi di trasmissione locale diagnosticati dall’11 giugno, quando è stata accertata una nuova ondata di contagi legati al mercato all’ingrosso di Xinfadi. La Commissione sanitaria della città ha anche dato notizia di altri due casi sospetti e di uno relativo a un soggetto asintomatico. Ieri le autorità di Pechino hanno confermato che oltre 2,3 milioni di abitanti della capitale – il 10% della popolazione – sono stati sottoposti ai test per il Covid-19 tra il 13 e il 21 giugno. Inizialmente a Pechino, città con oltre 21 milioni di abitanti, la capacità diagnostica era di 40.000 test al giorno, poi si è passati a oltre 300.000 e – ha ribadito il numero due della Commissione, Zhang Hua – se si passerà ad analisi a gruppo si potrà arrivare a oltre un milione di persone controllate ogni giorno.

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