K metro 0 – Jobsnews – Roma – Si è svolta oggi a Villa Pamphilj, la quarta giornata degli Stati generali dell’Economia. A dialogare con il premier Conte i rappresentanti delle categorie industriali a partire da Confindustria, il cui presidente Carlo Bonomi, nei giorni scorsi, non aveva risparmiato critiche ai metodi dell’esecutivo. Un clima reso
K metro 0 – Jobsnews – Roma – Si è svolta oggi a Villa Pamphilj, la quarta giornata degli Stati generali dell’Economia. A dialogare con il premier Conte i rappresentanti delle categorie industriali a partire da Confindustria, il cui presidente Carlo Bonomi, nei giorni scorsi, non aveva risparmiato critiche ai metodi dell’esecutivo.
Un clima reso ancora più cupo dai dati resi noti dall’Istat proprio in mattinata, che parlavano di una produzione industriale in calo del 29,4% rispetto al mese di marzo. “Eravamo tutti consapevoli che questa emergenza avrebbe portato con sé costi molto alti, non solo quelli umani che non potremo mai dimenticare, ma anche costi sociali ed economici – ha spiegato nel suo discorso d’apertura il presidente del Consiglio -. Si tratta, per l’Italia, di una crisi tra le più profonde della storia della Repubblica”. Dopo aver ricordato tutte le misure messe in campo in poche settimane e aver chiesto scusa per gli errori, Conte si è detto disposto ad un confronto sui prossimi provvedimenti da adottare. “Dobbiamo essere consapevoli che qui ci sono problemi strutturali, se non li affrontiamo adesso difficilmente avremo a disposizione un’altra occasione – ha spiegato -. Li dobbiamo affrontare insieme”. Il presidente del Consiglio ha poi presentato il piano di politica economica e sociale del governo, articolato in 187 punti tra mission e singoli progetti.
Bonomi ha portato al tavolo le rimostranze delle imprese che chiedono interventi rapidi, soprattutto sul fronte della liquidità e ‘battono’ da sempre su un tema a loro particolarmente sentito, quello della riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. La liquidità, nella Fase 3, è senz’altro un tema più urgente e accennato spesso dallo stesso Bonomi: dopo aver incontrato la squadra dell’esecutivo, il leader degli industriali ha lamentato su twitter i “gravi ritardi” per le procedure annunciate a sostegno della liquidità. Onorare subito i debiti contratti con le imprese e restituire i 3,4 miliardi di accise sull’energia. Sono due delle richieste fatte dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi. “L’impegno contro una nuova dolorosa recessione può avere successo solo se non nascondiamo colpe ed errori commessi da tutti negli ultimi 25 anni – ha scritto Bonomi su Twitter dopo l’incontro con il premier Giuseppe Conte – . Ora si onorino i contratti e i debiti verso le imprese”. Bonomi ha auspicato anche un “immediato rispetto per la sentenza della Magistratura che impone la restituzione di 3,4 miliardi di accise sull’energia, impropriamente pagate dalle imprese e trattenute dallo Stato, nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che ne impone la restituzione”. Quanto alla cassa integrazione, Bonomi ha aggiunto: “è stata anticipata in vasta misura dalle imprese e così sarà per ulteriori 4 settimane e ci sono stati gravi ritardi anche per le procedure annunciate a sostegno della liquidità. Le misure economiche italiane si sono rivelate più problematiche di quelle europee”. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha osservato che “Confindustria sa benissimo che lo Stato farà la sua parte. E’ una questione tecnica che questi rimborsi non possono essere pagati due volte. Esiste – ha continuato – un elemento procedurale che va affrontato e risolto con la buona volontà da parte di tutti”.