K metro 0 – New Delhi – Nel continente asiatico almeno tre soldati indiani, tra cui un colonnello, sono morti in uno scontro violento con le forze cinesi avvenuto la scorsa notte lungo il confine conteso nella regione himalayana del Ladakh, ha riportato martedì pomeriggio un portavoce dell’esercito di Dehli. Secondo alcune fonti indiane ci
K metro 0 – New Delhi – Nel continente asiatico almeno tre soldati indiani, tra cui un colonnello, sono morti in uno scontro violento con le forze cinesi avvenuto la scorsa notte lungo il confine conteso nella regione himalayana del Ladakh, ha riportato martedì pomeriggio un portavoce dell’esercito di Dehli. Secondo alcune fonti indiane ci sarebbero vittime anche da parte cinese, che però al momento non risultano ufficialmente. Si tratta del primo scontro tra i due eserciti con vittime dal 1975. Secondo l’esercito indiano gli ufficiali dei due campi stanno discutendo sul luogo per calmare la situazione.
Sono settimane ormai che lungo il confine tra Cina e India si susseguono provocazioni e piccole discussioni. Alcune risse a pugni e bastonate hanno provocato dei feriti, seppure non gravi. Negli ultimi giorni però la tensione sembrava essere scesa grazie a una serie di contatti tra i due stati maggiori. Mercoledì scorso la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino aveva parlato di un consenso per la de-escalation. Ma la tensione è aumentata fino al violento scontro di questa notte. Il ministero degli Esteri di Pechino ha accusato l’India di aver “attraversato due volte il confine lunedì per condurre attività illegali, provocando e attaccando il personale cinese”, sostenendo però che le due parti si sarebbero accordate per “risolvere la questione con il dialogo”.
Anche l’esercito cinese avrebbe subito vittime nello scontro, secondo quanto riportato dal Global Times. Lo ha dichiarato il direttore del quotidiano cinese “Global Times”, Hu Xijin. “In base a quello che so, anche la squadra cinese ha subito perdite nello scontro fisico nella Valle di Galwan. Voglio dire alla parte indiana di non essere arrogante e interpretare la moderazione della Cina come debolezza. La Cina non vuole avere uno scontro con l’India, ma non temiamo”, ha scritto Hu in un tweet. Il giornalista non ha fornito ulteriori dettagli.
Secondo l’ORF , il governo Modi ha rinsaldato la costruzione di strade lungo il LAC, con una rete di 61 “strade strategiche” in fase di realizzazione e una data di completamento prevista per il 2022. Nel 2019, l’India ha completato i lavori sul critico DSDBO (Darbuk-Shyok -DBO), che corre parallela al LAC, e collega Leh a Daulat Beg Oldi (DBO) vicino al confine con la Cina attraverso i villaggi Darbuk e Shyok nella valle meridionale dello Shyok. È stato inaugurato l’anno scorso dal ministro della Difesa Rajnath Singh.
Un portavoce del ministero a Bejing ha dichiarato che c’è stata una grave violazione del consenso raggiunto dai due paesi quando le truppe indiane hanno provocato e attaccato il personale cinese. Zhao Lijian ha dichiarato ai giornalisti a Pechino: “La cosa scioccante è che la parte indiana ha gravemente violato il nostro consenso e ha attraversato due volte la linea di confine, provocando e attaccando le forze cinesi”. Non ha fornito informazioni su eventuali vittime.
Il caporedattore del quotidiano cinese Global Times ha affermato che l’esercito cinese ha subito perdite, anche se non è chiaro se si tratti di morti o feriti.